Servizio Civile. Forum Nazionale Terzo Settore: “Garantire risorse al Fondo nazionale”

di Redazione

Attuata in via preliminare la delega sul Servizio Civile Universale

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Il decreto attuativo della Legge “Delega di Riforma del Terzo Settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio Civile universale" è stato licenziato, in esame preliminare, dal Consiglio dei Ministri. Si avvierà all’iter di approvazione dopo aver acquisito i pareri non vincolanti della Conferenza Unificata e delle competenti Commissioni Parlamentari.

“Finalmente la Riforma del Terzo Settore inizia a diventare realtà e ad essere attuata. E’ un importante passaggio che attendevamo e che accogliamo con grande soddisfazione ” ha dichiarato il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri.

Il decreto sul Servizio Civile Universale introduce ad importanti novità aprendo “le porte a giovani comunitari come a stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, ed offre a tutti i ragazzi che ne esprimono volontariamente il desiderio di poter viver un’esperienza formativa unica, che dà l’opportunità di acquisire nuove competenze per il futuro e di fare nuove esperienze di vita. Aspettiamo ora l’approvazione definitiva, confidando che avvenga in tempi brevi e che vengano assicurate le giuste coperture al Fondo nazionale per il Servizio civile per garantire di raggiungere il tante volte promesso traguardo dei 100 mila giovani da avviare al servizio”, ha sottolineato Barbieri.

“Il Provvedimento – ha continuato e concluso il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore - riforma il servizio civile nazionale che già ha rappresentato una straordinaria esperienza, ne cura alcuni limiti a partire dall’universalità e disciplina il servizio civile universale «quale strumento di difesa non armata della Patria, di educazione alla pace tra i popoli, di promozione dei valori fondativi della Repubblica», definendone finalità, ruoli e competenze dei soggetti che vi partecipano, ampliando l’offerta di attività di volontariato a moltissimi ambiti di intervento”.