"A.A.A delega al servizio Civile cercasi": l'appello al Governo della Rappresentanza Nazionale dei volontari

di Redazione

I Rappresentanti Nazionali dei volontari rilanciano al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, la questione ancora irrisolta della mancata assegnazione della delega istituzionale in materia di Servizio Civile

 

logo rappresentanza

Contiamo 73 giorni dall’insediamento del nuovo Governo e mentre tutti gli occhi continuano ad essere puntati negli intensi e travagliati fatti del partito che governa il Paese, si perdono di vista le vere priorità e i temi che dovrebbero essere al disopra delle ‘distrazioni politiche’.

In qualità di Rappresentanza nazionale volontari di Servizio Civile esprimiamo ancora una volta la nostra forte preoccupazione per la mancata assegnazione della delega istituzionale in materia di giovani e Servizio Civile da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni. Una scelta di cui non ne comprendiamo né il metodo né il merito.

Siamo a quasi dieci giorni dall’approvazione del decreto legislativo sul Servizio Civile universale che lasciava ben sperare vi fosse subito una delega per questo Istituto. Le nostre aspettative sono alte e come Rappresentanti dei giovani in servizio abbiamo la responsabilità di dare delle risposte, ma la prima risposta deve darcela chi ha tirato il sasso e ora nasconde la mano.

Chiediamo a questo Governo che vengano messi da parte contrasti ‘di schieramento’ cui, tra discrezionalità ed interpretazione, additiamo la problematicità e l’ostacolo per la non assegnazione della delega.

Diverse le nostre ragioni di preoccupazione: dal blocco operativo dell’ordinaria amministrazione a cui sovrintende il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, oggi privo di Capo Dipartimento, all’incertezza della disposizione dei compensi del mese di gennaio agli oltre 35.000 volontari. Siamo in stato di allerta per il mancato avvio in servizio di migliaia di giovani il 6 febbraio scorso ai quali potrebbero aggiungersi decine di altri progetti con partenza prevista il prossimo 13 marzo. Pensiamo all’esame della valutazione dei progetti di Servizio Civile fermo e che attarderà l’emanazione del prossimo bando di selezione, lo stallo sull’avanzamento della sperimentazione dei Corpi civili di Pace. Non possiamo non essere preoccupati su cosa ne sarà della possibilità per tanti giovani di subentro se dovessero nel frattempo scadere i termini utili.

Facciamo appello al Presidente Paolo Gentiloni​ di salvare il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile da questo collasso, il cui non funzionamento sta paralizzando l’intero sistema di gestione dei giovani in servizio e di programmazione.

I mesi trascorsi dall’insediamento del nuovo esecutivo stanno diventando quasi tre e questa situazione d’incertezza non è più sostenibile. Si sta trattando la questione con imperizia.

E’ necessario che il Governo prenda la responsabilità che questo ruolo gli impone sciogliendo i nodi che stanno caratterizzando la scelta dell’interlocutore politico del Servizio Civile. Abbiamo un compito: dare le gambe al nuovo Servizio Civile universale.

Ci auguriamo che in tempi rapidi la situazione si chiarisca auspicandoci che, in assenza di un delegato politico del Servizio Civile in Consiglio dei Ministri, se ne facciano carico il Presidente del Consiglio o il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Confidiamo nel Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché prenda urgenti provvedimenti in favore dei volontari in servizio e a tutela di un Istituto che vive di un patrimonio raccolto negli anni con il lavoro di tanti e che non intendiamo far disperdere.