Toscana: 500 mila volontari per il Terzo Settore

di Redazione

Nella regione sono presenti 26.869 istituzioni non profit, con un’incidenza in rapporto alla popolazione tra le più elevate a livello nazionale

Terzo Settore Toscana

La Toscana è una delle regioni d’Italia con la più alta incidenza di associazioni e volontari in rapporto alla popolazione residente. Lo rivela il secondo rapporto sul Terzo settore in Toscana, dell’Osservatorio Sociale regionale, che traccia un ampio quadro della situazione, molto dinamica negli ultimi anni, relativa al complesso universo del Terzo settore, di recente oggetto di un lungo e significativo processo di riforma volto, tra le altre cose, a consolidare il ruolo dei soggetti delle economie solidali, inseriti all’interno di una visione più ampia di sviluppo locale e di dialogo collaborativo e fecondo con le autonomie locali. Il rapporto dell’Osservatorio Sociale regionale ha visto il contributo di un gruppo di lavoro composto da ANCI, Cesvot, Università di Pisa e Firenze, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e con la collaborazione del Forum regionale del Terzo settore e della Conferenza Permanente delle Autonomie Sociali.

Anche il numero di volontari presenti in regione (469.495) evidenzia un patrimonio di risorse umane tra i più elevati, a conferma di una lunga e sedimentata tradizione solidaristica che caratterizza i tessuti locali. Lo stato di salute del non profit toscano viene certificato anche dalla crescita, in termini quantitativi, che l’Istat rileva – tra il 2011 e il 2016 – sia per quanto riguarda le Istituzioni (+12,4%), che i volontari (+8,6%) e i dipendenti (+19%).Un interessante indicatore della caratterizzazione del non profit toscano è dato dal rapporto tra numero di volontari e quello di addetti: si registra uno dei valori più bassi del Paese, con 10 dipendenti ogni 100 volontari (14,7 il dato nazionale),a rimarcare la maggiore forza espressa dalla componente volontaristica del Terzo settore toscano.

Per quanto concerne le principali caratteristiche degli enti del non profit, si rileva la prevalenza delle Istituzioni di natura associativa (87,8%), mentre la quota principale di addetti è impiegata all’interno del mondo della cooperazione sociale. I dati Istat evidenziano, altresì, la maggiore ‘storicità’ del non profit toscano nel quadro nazionale: l’8,7% delle Istituzioni regionali si è costituita in un periodo antecedente al 1979 (dato nazionale pari a 6,9%), mentre il 32,2% si è costituita nel periodo 1980-1999 (dato nazionale pari a 29,6%). Circa 6 enti su 10 fanno invece risalire il proprio atto costitutivo a partire dagli anni Duemila, una quota inferiore di 4,5 punti percentuali rispetto al dato medio italiano. Rispetto agli ambiti di operatività del non profit, l’area ‘Cultura, sport e ricreazione’ raccoglie oltre i 2/3 delle Istituzioni in Toscana; tra i settori più rilevanti, va evidenziato il peso di ‘Assistenza sociale e protezione civile’ (7,3%), ‘Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi’ (5,6%) e ‘Sanità’ (5,1%).

(Articolo : Redattore Sociale )