A Solidaria il Servizio Civile e il Pensiero di Don Milani

di Giuseppe Meccariello

Durante l’incontro alcuni volontari racconteranno la loro esperienza a Barbiana

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Qual è la mia Patria? Il pensiero di Don Milani e il Servizio Civile” è il titolo dell’evento che si terrà oggi alle ore 10 presso l’Aula Magna di Palazzo de Claricini in via Cesarotti, 12. L’incontro, parte del ricco calendario di eventi del festival per la Solidarietà della città di Padova, prende il nome dal padre dell’obiezione di coscienza. All’incontro interverranno Massimo Toschi (insegnante, già assessore alla Cooperazione e alla Pace della Regione Toscana), Luca Agostinetto (Ricercatore in Pedagogia generale e sociale Università di Padova) e Carlo Ridolfi (curatore, per Becco Giallo Edizioni, della graphic novel “Don Milani. Bestie, uomini e Dio”).

Anche alcuni tra gli operatori volontari di Servizio Civile che hanno partecipato al viaggio a Barbiana, tenutosi lo scorso giugno, saranno presenti all'evento, per raccontare la loro esperienza e intervenire sul significato del Servizio Civile. È a Barbiana, piccola località in provincia di Firenze, che Don Lorenzo Milani, obbligato a trasferirsi lì a causa di screzi con la Curia di Firenze, fondò nel 1956 una scuola di avviamento industriale molto particolare: i docenti dell’istituto, che era aperto a tutti i ragazzi, anche quelli più poveri, per tutto l’anno e per ben 12 ore al giorno, non assegnavano alcun voto né potevano bocciare gli studenti.

A “La Difesa del Popolo” Chiara Lacerti, volontaria di un progetto di Servizio Civile Regionale presso il Comune di Monselice, aveva già raccontato: “Barbiana è un posto molto bello. Ci si arriva a piedi e arrivarci dà l’idea di dove avevano segregato Don Milani. Lui però ha voluto dare una possibilità a persone che non avrebbero potuto studiare: ha dato loro voce”.

Vania Callegaro, volontaria SCR presso l’associazione Khorakhané, sostiene invece che, grazie all’esperienza vissuta, è riuscita a cogliere il valore del pensare con la sua testa. “Don Milani ci insegna che non bisogna lasciarsi influenzare da cose sentite o da credenze comuni, ma occorre riflettere” ha dichiarato “[…] Oggi Don Milani avrebbe combattuto chi limita la libertà di espressione e usa oggetti religiosi per propaganda. Penso che il suo pensiero oggi sia attualissimo”.