Sospeso Servizio civile, molti posti a disposizione ma pochi giovani interessati

di Redazione

Nel Fiorentino sono in calo le domande per il servizio civile, le associazioni sono in allarme

servizio civile 1 Oltre 39mila posti per quasi 3.800 progetti. Sono i numeri del bando nazionale per il servizio civile. Un’opportunità per studenti universitari, ma anche per diplomati disoccupati o lavoratori part time. Non è però così facile trovare candidati disponibili.

A pochi giorni dal termine per presentare le domande, alcuni enti e associazioni non hanno ricevuto candidature sufficienti a coprire i posti a disposizione. «Abbiamo quattro posti per la sede di Firenze, due a Prato. Per ora ci è arrivata solo una candidatura per Prato, nessuna per Firenze.

Eppure – afferma Silvia Bartolini, presidente di Codacons Toscana – l’impegno è di sole 25 ore la settimana e il compenso mensile è di quasi 440 euro al mese. Non proprio una miseria».

«Non posso fare a meno di stupirmi e di arrabbiarmi. Siamo sicuri – sottolinea la presidente – che i giovani abbiano voglia di impegnarsi e di fare qualcosa di utile e formativo? Non si tratta di un lavoro pesante, né di tante ore al giorno. Parallelamente al servizio civile i giovani possono benissimo continuare a studiare, a dare esami all’università, a lavorare».

Anche perché il servizio civile, al di là del compenso di 439,50 euro, offre altro: è riscattabile ai fini del trattamento previdenziale, nei concorsi vale come titolo preferenziale e come esperienza (ha il valore di un anno di lavoro nella pubblica amministrazione), dà crediti formativi e almeno 80 ore di formazione.

Alcuni progetti offrono un periodo di tutoraggio per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. «Il servizio civile – spiega Cosimo Bandini, di Eurosport, che quest’anno trova difficoltà nel trovare candidati per il servizio civile in Opes, l’ente che promuove iniziative atletiche e ricreative in collaborazione con le associazioni sportive affiliate – è di fatto il primo approccio al lavoro nell’età dell’università. Un’opportunità per il giovane che così impara a relazionarsi, si forma e non è da escludere che poi, dopo l’anno di servizio, riesca anche a trovare lavoro nella realtà che ha conosciuto».

Eppure, per sei posti disponibili, a pochissimi giorni dalla scadenza del bando, l’associazione ha ricevuto solo due candidature per due progetti che riguardano uno la promozione dello sport nelle scuole e l’altro l’inclusione sociale dei disabili tramite l’attività sportiva. «Probabilmente non ha agevolato la nuova modalità di iscrizione».

«La domanda non è più cartacea ma va presentata esclusivamente online e per la registrazione c’è bisogno di essere in possesso dello Spid (il sistema pubblico di identità digitale)», sottolinea Bandini. «Qualunque sia il motivo della scarsità di domande ricevute – conclude Cosimo Bandini – credo che questa opportunità debba in qualche modo essere rivista perché dubito, a questo punto, visti i risultati, sia ancora uno strumento valido in grado di attrarre i giovani».

(Fonte: La Nazione Firenze – Fonte foto: Volontariato oggi)