Servizio Civile, il Presidente di Federsolidarietà Insubria invita i giovani a cogliere questa opportunità

di Redazione

Per il Presidente Montalbetti, il Servizio civile è un “pass” per il mondo del lavoro

Montalbetti

«Una grande opportunità che i più giovani forse non sfruttano come potrebbero». Aldo Montalbetti, presidente di Federsolidarietà Insubria – l’associazione che riunisce le cooperative sociali aderenti a Confcooperative – lancia un appello ai ragazzi: «Fatevi coinvolgere. Entrate nel Servizio civile nazionale».

Le ragioni di questo appello sono diverse tra loro. Sono ragioni etiche, culturali ma anche professionali. «In un Paese in cui il mondo del lavoro è un fortino spesso inespugnabile, le possibilità offerte dal Servizio civile sono molte. E non troppo conosciute – dice Montalbetti – Alcuni pensano che si tratti di un parcheggio, in attesa di tempi migliori. O, peggio, di un veicolo di sfruttamento della manodopera a basso costo. Ma non è così».

Il Servizio civile, oggi, garantisce l’ingresso nel mondo del lavoro dalla porta principale, «in una fase storica in cui questo passaggio si fa sempre più difficile. I giovani hanno sì una retribuzione minima (poco meno di 500 euro al mese, ndr) ma durante il loro part-time si affiancano per un anno a strutture reali e a solide professionalità. Entrano così in contatto con il mondo del lavoro, quello vero».

C’è un dato che dovrebbe far riflettere, dice sempre il presidente di Federsolidarietà. «Dal vecchio servizio civile obbligatorio è uscito il 70% dei dirigenti attuali della cooperazione sociale. Per il nostro comparto, il Servizio civile è stato una strada privilegiata di accesso al lavoro».

Oltre a questo, ovviamente, si fa leva sull’impegno di cittadinanza attiva che, dice Montalbetti, «in una società competitiva qual è la nostra non è probabilmente valorizzato come dovrebbe. Le aspettative dei giovani sono diverse? Può darsi, una riflessione più approfondita farebbe comprendere come un simile percorso, sfruttato a pieno, può avere esiti positivi: per la crescita di sé stessi, per l’aiuto che si dà agli altri, per la possibilità di entrare nel mondo del lavoro senza sotterfugi».

Attualmente, Federsolidarietà cerca 10 giovani da inserire in progetti avviati a Erba, Mariano, Cantù e Mezzegra. La scadenza per la presentazione delle domande è il 10 ottobre.

Migliaia sono, nel Comasco, le persone che si appoggiano ai servizi delle cooperative sociali, strutture che affiancano lo Stato ma talvolta lo sostituiscono, sostenendo quasi da sole i bisogni dei cittadini.

«Il Servizio civile – conclude Montalbetti – è un fattore di crescita. Sono convinto che i ragazzi, una volta entrati in contatto con questa esperienza, possono cambiare in meglio la loro vita e quella degli altri».

(Fonte: Corriere di Como / Fonte foto: Giovani di Valore)