Servizio Civile, la Conferenza Stato-Regioni sancisce l’intesa su Piano Annuale e Piano Triennale

di Giuseppe Meccariello

Tale atto completa il percorso di concertazione per l’approvazione dei due piani. Spadafora: “Particolarmente soddisfatto dell’esito”

Conferenza Stato Regioni

La Conferenza Stato – Regioni, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia ha dato ieri il via libera all’Intesa, ai sensi dell’articolo 4, comma 4, del decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche giovanili e dello sport concernente l’approvazione della programmazione del Servizio Civile Universale, relativa sia al Piano triennale 2020-2022 che al Piano annuale 2020. La programmazione finanziaria per il 2019 è stata elaborata partendo dalla legge di bilancio 2018, che aveva previsto una base di circa 188 milioni, a cui sono state poi aggiunte le economie accertate provenienti dai esercizi finanziari precedenti che hanno portato ad una somma complessiva di circa 231 milioni di euro.

Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha oggi comunicato che con tale intesa si è completato il percorso di concertazione per l’approvazione dei due piani per la programmazione del servizio civile universale, previsto dall’art. 4 del decreto legislativo 6 marzo 2017, n.40. Dopo aver acquisito anche il parere favorevole della Consulta nazionale per il servizio civile lo scorso 17 ottobre, oltre all’intesa della Conferenza, il Ministro per le politiche giovanili e lo sport - autorità politica delegata dal Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di servizio civile - può firmare, infatti, il decreto per l’approvazione dei due Piani: un momento di svolta che si dimostra decisivo nel processo di attuazione della riforma disegnata dal legislatore nel 2017. 

Si è scelto fin da subito, continua il DPPGSCU sulla sua pagina, di percorrere la strada della condivisione con i diversi soggetti che oggi compongono il complesso “Sistema servizio civile”: ad inizio 2019 è stato prodotto un primo rapporto analitico sul tema programmazione e dato il via ad un’attività di confronto e discussione con le amministrazioni competenti per i diversi settori d’intervento in cui si realizzano programmi e progetti, con le Regioni e le Province Autonome, con l’Associazione nazionale comuni italiani, con le rappresentanze degli enti di servizio civile e degli operatori volontari. Grazie ai più di 20 incontri realizzati in 8 mesi e, con il contributo di ciascuno e nel pieno rispetto dei ruoli, è stato possibile definire una strategia comune e condivisa per affrontare la sfida del servizio civile universale secondo il nuovo approccio dettato dalla riforma.

“Sono particolarmente soddisfatto dell’esito del paziente e impegnativo lavoro che abbiamo condotto in questi mesi - dichiara il Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora - e non solo perché siamo finalmente giunti alla realizzazione del Piano triennale 2020-2022 e del Piano annuale 2020, che aspettavano da troppo tempo di venire alla luce, ma soprattutto per il metodo con cui abbiamo scelto di procedere”.

“Anche nei momenti di discussione più intensi, quando si è trattato di trovare i giusti equilibri tra le esigenze di ciascuno, ci siamo ritrovati nell’approccio costruttivo e propositivo che deve necessariamente animare un mondo come il nostro. Nei prossimi giorni, quando verranno pubblicati i documenti approvati, si potrà apprezzare lo sforzo compiuto per contemperare le priorità del Paese, le esigenze dei territori, la capacità progettuale degli enti, la necessità di garantire un’esperienza di servizio civile che sia effettivamente formativa per i giovani e che ne valorizzi le competenze, e l’opportunità di rafforzare il sistema servizio civile nel suo complesso” ha concluso.

Si informa, inoltre, che nella stessa seduta la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via anche all’ Intesa per l’individuazione degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività finanziabili attraverso il Fondo per il finanziamento di progetti e di attività di interesse generale nel Terzo settore, di cui all’articolo 72 del Codice del Terzo settore, nonché attraverso le altre risorse finanziarie specificatamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore di cui all’articolo 73 del Codice medesimo. Per l’anno 2019, l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie sul fondo da destinare a progetti ed attività di interesse generale nel Terzo Settore è pari a 60 milioni e 960 mila euro.

(Fonti: Conferenza Stato Regioni / Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale / ANSA)