Servizio Civile, le richieste dei giovani per il Governo

di Redazione

Il documento presentato dalla Rappresentanza Nazionale dei Volontari in Consulta

Proposte per il servizio civile copertina

Mercoledì 4 dicembre si è riunita presso la sede del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale la Consulta Nazionale del Servizio Civile. Durante la riunione, i Rappresentanti Nazionali dei volontari hanno presentato sette proposte al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, presente alla riunione.

In particolare, la prima proposta riguarda lo stanziamento di Fondi adeguati, del valore di almeno 300 milioni l’anno. Il Ministro Spadafora ha accolto positivamente la proposta, impegnandosi ad assicurare iin futuro stabilità al Fondo con una previsione minima di 230 milioni che permetta a 40.000 giovani di prendere Servizio, a cui aggiungere eventuali fondi straordinari. Quanto al ddl che aumenta il Fondo di 70 mln, ha annunciato che la sua approvazione è attesa per i primi mesi del 2020.

La seconda proposta riguarda il ripristino della convenzione SC - FAMI per permettere a rifugiati di svolgere Servizio Civile: il DPPGSCU ha dichiarato di essere al lavoro perché questo avvenga al più presto. Inoltre, i rappresentanti hanno richiesto la rimodulazione dei membri della nuova Consulta, attraverso un aumento dei rappresentanti dei volontari al pari delle altre componenti. Il Ministro ha assicurato l’impegno per la parificazione, posto che questo richiede, però, l’adozione di una norma primaria.

I rappresentanti si sono poi concentrati sulla previsione dei rimborsi dei costi delle attività dei rappresentanti dei volontari, che sono oggi a carico degli stessi: Spadafora ha  risposto garantendo l’impegno a trovare le modalità per assicurare il rimborso. Inoltre, è stato chiesto al DPPGSCU di prevedere un personale dedicato alla rappresentanza: quest’ultimo ha assicurato l’impegno a riorganizzarsi per ottimizzare le attività della rappresentanza, posta però la sua forte carenza di organico.

I punti finali sono incentrati in maniera ancora maggiore sulle esigenze degli operatori volontati di Servizio Civile: se una domanda riguarda i tempi certi di avvio dei volontari, per i quali il Ministro e il Dipartimento, in linea con la recente introduzione di un limite temporale massimo di avvio dei volontari, si impegneranno a ridurre ulteriormente le tempistiche e soprattutto a migliorare la comunicazione con i volontari a riguardo, l'altra concerne la rimozione del taglio dell’assegno alle volontarie partoriente. A quest'ultima, il Ministro Spadafora ha risposto confermando l’impegno alla rimozione del taglio, cosa che altresì richiede, però, l’adozione una norma primaria.

Positiva la reazione della Rappresentanza Nazionale dei volontari, che sulla propria pagina Facebook si è dimostrata soddisfatta del riscontro del Ministro alle proposte, posto che naturalmente il suo operato sarà valutabile al netto dei risultati effettivamente raggiunti. I rappresentanti hanno dichiarato, dunque, che rimarranno a stretto contatto con il Ministro nei prossimi mesi.

“Il Servizio Civile non solo è un momento di crescita, ma risponde allo straordinario bisogno di opportunità dei giovani italiani. A questo Governo e al Ministro l’onere e l’onore di rispondere a questa chiamata” hanno concluso.