Servizio civile, interesse e partecipazione per la “Giornata del Cuore” organizzata dai volontari

di Redazione

I ragazzi della Misericordia di Campobello di Licata, durante la mattinata, hanno misurato gratuitamente alcuni parametri medici mentre, nel pomeriggio, si è tenuto un corso di promo soccorso oltre che una caccia al tesoro sul tema del cuore

GIORNATA DEL CUORE

Ha suscitato interesse e partecipazione la “Giornata del Cuore” organizzata il 7 dicembre 2019 dai volontari del servizio civile della Misericordia di Campobello di Licata Noemi Amato, Valerio Ciotta, Francesco Sabbadini, Erika Gambino ed Eliana Balsamo, con la collaborazione di tutti i volontari. Tanti i cittadini che nella mattinata di sabato si sono recati presso la sede dove i volontari hanno misurato alcuni parametri come la pressione arteriosa, la saturazione di ossigeno nel sangue e i valori glicemici. Invece tanti ragazzi di ogni fascia di età nel pomeriggio hanno seguito con interesse le nozioni di primo soccorso e partecipato ad una caccia al tesoro sul tema del cuore.

"L’obiettivo primario" ha riferito la volontaria Noemi Amato "era quello di promuovere la cultura del volontariato e di contribuire alla crescita civica della comunità e per tali motivi abbiamo deciso di farlo attraverso il gioco per coinvolgere tutti i ragazzi e continuare nella sensibilizzazione di alcuni temi come la salute e i sani stili di vita"2.

Nella giornata di lunedì e martedì dalle 9,00 alle 13,00 e il pomeriggio del martedì dalle 15,00 alle 17,30 i cittadini hanno la possibilità di andare a votare presso il centro polivalente il progetto “Campobello Città Cardioprotetta” presentato e condiviso da tante associazioni di Campobello.

I fondi della democrazia partecipata garantirebbero al progetto di portare la comunità ad infrastrutturarsi di un importante rete di defibrillatori che saranno acquistati e dislocati su tutto il territorio comunale. Inoltre, saranno avviati dei corsi gratuiti per l’utilizzo del defibrillatore.

Si ricorda che oggi le statistiche dicono che ogni anno muore una persona ogni mille abitanti per accidenti cardiaci che potenzialmente potrebbero essere salvati se appunto vi è una rete territoriale, così come esiste in tante realtà del nord.

"Per cui" conclude Noemi Amato "nonostante anche gli altri progetti potrebbero essere apprezzabili, sicuramente il nostro non sarebbe solo per un anno, ma per una vita".

(Fonte: Canicattiweb / Fonte foto: Donnainsalute.it)