I volontari e la Riforma: sostanzialmente soddisfatti

di Anna Laudati
I rappresentanti nazionali intervengono a sostegno della Riforma, tra distinguo e perplessità (di Francesco Enrico Gentile)

servizio_civile.jpgE infine giunse la posizione ufficiale dei Rappresentanti Nazionali dei volontari in Servizio Civile. Dopo l’approvazione  del C.d.M. il 3 settembre  di legge che delega il Governo a riformare il Servizio Civile e le numerose dichiarazioni degli Enti, anche la voce dei ragazzi e delle ragazze comincia ad entrare nel coro. Con un comunicato congiunto dei quattro rappresentati dei volontari, Carmelo Interisano Antonella Fatone Manfredi Sanfilippo e Giuseppina Ascione, è giunta finalmente la posizione ufficiale della rappresentanza.

Nel lungo comunicato diffuso risuonano sovente termini come “mediazione”, “vigilanza”, “dialogo” sintomo evidente di una legittima ma preoccupata  attenzione dei ragazzi chiamati all’ingrato compito di parlare per nome per conto di migliaia di ragazze e ragazzi. “I Rappresentanti dei volontari del Servizio Civile sono sostanzialmente soddisfatti del nuovo decreto, sopratutto per ciò che riguarda lo Status del Volontario, il cui riconoscimento costituisce la prima grande battaglia vinta dalla rappresentanza, che vede nella risoluzione di tale problema il primo grande passo verso la definitiva strutturazione del SCN a favore dei volontari”, dicharano i quattro rappresentanti indicando quindi un poco entusiasta via libera ai propositi di riforma promossi dal Sottosegretario Giovanardi. Proprio su questo punto, la  definizione dello status dei volontari, si registra una crepa nell’unità del mondo della rappresentanza. “Non riusciamo a scorgere niente di nuovo, che il servizio civile non sia un lavoro per noi è già dato, è necessario qualche chiarimento in più rispetto alle novità che si vogliono introdurre sullo status del volontario”, affermano in una nota i delegati dei volontari in SCV della Regione Lombardia.

Nonostante tale differenza, la posizione sostanzialmente unitaria dei delegati e dei ragazzi è di soddisfazione per i cambiamenti previsti per il Servizio Civile. In occasione dell’ultimo appuntamento CNESC di riflessione sul Servizio Civile, il rappresentante Carmelo Interisano, eletto in Emilia Romagna, ha definito la Riforma “una necessità a cui i volontari intendono dare un contributo positivo e costruttivo”. “La rappresentanza dei volontari guarda con particolare interesse l’introduzione di criteri di flessibilità nella durata e nell’impegno dei giovani volontari nei progetti”, continua Interisano. Insomma tra mille difficoltà il complicato mondo della rappresentanza dei volontari ricomincia a svolgere una funzione positiva di pungolo e di sostegno al sistema. Da segnalare l’iniziativa intrapresa dai volontari in occasione dei tragici avvenimenti messinesi. “I giovani volontari in Servizio Civile Nazionale si stringono intorno alle vittime del nubifragio che lo scorso giovedì notte ha colpito il messinese. Siamo vicini alle famiglie che stanno attraversando momenti di grande. Anche in questa triste occasione, confidiamo nel lavoro dei Volontari in Servizio Civile in quelle zone che sicuramente sapranno apportare con partecipazione il proprio contributo”. Si legge in una nota diffusa lo scorso 6 ottobre. Un esempio quest’ultimo della capacità e della volontà della rappresentanza di essere sempre più punto di riferimento dei giovani volontari in servizio.