Omofobia: ieri a Napoli il Convegno Internazionale. Bandito un premio di 500,00 euro

di Anna Laudati

Il premio, destinato al miglior poster di giovani ricercatori non strutturati tra quelli presentati nella sessione di chiusura dei lavori è stato vinto da Ornella Ascione, laureanda psicologa venticinquenne di San Sebastiano al Vesuvio. (Caterina Ferrara)

homofobia

Si è svolto ieri il Convegno Internazionale sull’Omofobia, che ha avuto luogo nella magica cornice del Foyer Storico del Teatro San Carlo. L’evento, coordinato dal professore di Psicologia clinica dell’Università di Napoli Federico II, Paolo Valerio, è stato organizzato in collaborazione con l’Ordine degli psicologi della regione Campania, il Comune di Napoli, Arcigay, la Facoltà di Psicologia della Federico II, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e bullismoomofobico.it

Fino al 1973, poco meno di 30 anni fa, l’omosessualità rientrava tra i disturbi mentali del Manuale diagnostico e statistico (DSM) redatto originariamente dalla più importante associazione psichiatrica americana (APA). La sua esclusione dal manuale, purtroppo, non avvenne per motivazioni e deduzioni scientifiche ma fu messa ai voti tramutandosi in una decisione di carattere politico-ideologico, dopo che gli attivisti gay manifestarono e ottennero di partecipare agli incontri dell’APA.

La ricerca psicologica, impegnata fino a quel momento sulle questioni dell’orientamento sessuale, si è da allora spostata sull’omofobia e i pregiudizi antiomosessuali.

Al Convegno napoletano studiosi di fama internazionale sono stati invitati a discutere sulle forme e le manifestazioni dell’omofobia oggi e sulle strategie di intervento, prevenzione e supporto.

Di particolare interesse gli interventi in programma di Dario Bacchini rispetto ai risultati di un’indagine sul bullismo omofobico nella regione Campania, quello di Anna Lisa Amodeo col suo contributo sulla prevenzione del bullismo omofobico e le osservazioni di Fabio Corbisiero sull’omosessualità e la gestione delle differenze negli ambienti di lavoro attraverso studi di caso tra Europa e Stati Uniti.

In occasione del convegno è stato bandito un premio di 500,00 € da destinarsi al miglior poster di giovani ricercatori non strutturati tra quelli presentati nella sessione di chiusura dei lavori.

Come suggerimento per la realizzazione dei poster è stata proposta la distinzione di Jack Drescher, noto psichiatra e psicoanalista presente al Convegno, in riferimento a 4 tipi di tendenze anti-omosessuali: omofobia, etero sessismo, condanna morale dell’omosessualità, violenza antigay.

E’ stata dichiarata vincitrice del premio, in ex aequo con altre colleghe della Facoltà, Ornella Ascione, venticinquenne di San Sebastiano al Vesuvio appassionata agli studi di genere, che nel suo poster così dichiara: ”In una società in cui l’unico orientamento concepibile è quello eterosessuale e gli unici generi pensabili asseriscono al binomio uomo-donna, tutte le “altre” sessualità e identità sono costantemente negate, nascoste e, addirittura, violate. Solo in Italia nell’anno 2009, ci sono stati dodici omicidi e ottanta aggressioni verso le persone omosessuali e transessuali.”.