I diritti alzano la voce: il terzo settore ancora una volta in piazza

di Ornella Esposito

“I diritti sociali non sono privilegi”, questo uno degli slogan della mobilitazione nazionale tenutasi ieri a Roma in piazza Montecitorio, promossa dal Forum del Terzo Settore, insieme al comitato nazionale “ I Diritti alzano la voce”. (Ornella Esposito

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Non si arrende il terzo settore, ed ancora una volta scende in piazza per opporsi ai drastici e indiscriminati tagli alla spesa sociale operati nella finanziaria 2011. “Contro i tagli al sociale non c’è vita buona né società attiva” affermano le organizzazioni no profit e, in un momento così difficile per il paese, nell’ultima finanziaria è stato operato un taglio dell’80% alla spesa sociale con la conseguente riduzione di servizi a protezione delle fasce più deboli della società.

Le richieste principali avanzate dall’esercito di operatori sociali sono: la definizione dei “livelli essenziali delle prestazioni” concernenti i diritti sociali e politici; un congruo aumento delle risorse destinate al sociale, all’educazione e alla scuola; il ripristino del fondo per la non autosufficienza ed il rilancio del Servizio Civile Nazionale, quale esemplare esperienza di cittadinanza attiva dei giovani.

Le conseguenze dei tagli indiscriminati, avvisano per l’ennesima volta le organizzazioni, hanno generato e genereranno ancora di più, una capillare povertà, non solo dei cittadini a rischio di emarginazione, ma anche degli operatori impegnati nella filiera, una parte dei quali hanno già perso il lavoro.

Da Roma, dunque, si leva l’ennesimo grido di allarme che si estende da Milano a Catanzaro passando per Firenze e Napoli, quest’ultima a combattere anche contro l’emergenza rifiuti. Ed è proprio nella città partenopea, dove si è costituito il Comitato “Il Welfare non è un lusso” di cui fanno parte circa 150 organizzazioni no profit, che molto timidamente si riaccendono le speranze con la neonata giunta De Magistris il cui assessore alle Politiche Sociali, Sergio D’Angelo, ha ricevuto una delegazione di operatori, ascoltati successivamente anche dal proprio omologo alla Regione, dott. Ermanno Russo.

Il comitato si è dichiarato soddisfatto degli esiti degli incontri, si legge dal comunicato che « l’assessore D’Angelo sta verificando le condizioni per chiudere un accordo tra il Comune di Napoli e un pool di banche per ottenere, entro il prossimo mese,anticipazioni finanziarie per l’importo complessivo di circa 25 milioni di euro, a favore delle organizzazioni del terzo settore che vantano crediti verso l’amministrazione comunale e, contemporaneamente, sta anche studiando un programma di rientro di tutto il debito verso cooperative e associazioni.

Positivo l’incontro anche con l’assessore regionale Ermanno Russo il quale ha confermato l’impegno preso qualche giorno fa con l’assessore D’Angelo, di istituire una cabina di regia per destinare risorse e servizi aggiuntivi al Comune di Napoli. L’assessore si è impegnato,inoltre, a istituire un tavolo di confronto tecnico con il terzo settore entro una settimana sia per affrontare la questione dei ritardi nei pagamenti che per verificare la possibilità di nuove e più stabili prospettive per il welfare campano. L’assessore Russo ha inoltre annunciato lo sblocco imminente di risorse per gli ambiti sociali della Campania e che la Regione metterà a diposizione un fondo di garanzia di 25milioni di euro per facilitare l’accesso al credito delle imprese sociali.»

Un importante passo in avanti, le dichiarazioni dei due assessori, in particolare quelle dell’assessore regionale, ma il comitato Il Welfare non è un lusso non abbassa la guardia; alle buone intenzioni devono seguire azioni concrete e vigilerà attentamente sulle amministrazioni locali, nel caso contrario alle aspettative, sarà pronto a scendere di nuovo in piazza perché, come grida con forza da anni, “I diritti sociali non sono privilegi”.