La Nuova Cucina Organizzata chiude, Pagano: “Dove la camorra aveva fallito con atti intimidatori è riuscita l’inerzia delle istituzioni

di Ornella Esposito

L’esperienza innovativa della Nuova Cucina Organizzata, che coniuga legalità e solidarietà, ha le ore contate. In una lettera aperta Peppe Pagano, fondatore della NCO, ne annuncia la chiusura al Presidente della Regione Stefano Caldoro. (Ornella Esposito)

nuova_cucina_organizzata_02

Mancano pochi giorni e poi le serrande della Nuova Cucina Organizzata a S. Cripiano d’Aversa, si abbasseranno inesorabilmente. Il ristorante-pizzeria aperto quattro anni fa dalla cooperativa sociale “Agropoli” che offre lavoro ai temutissimi “pazzi” ed è impegnato in prima linea nella lotta per la legalità, deve chiudere i battenti. Il motivo non è l’ennesima intimidazione della camorra, ma quello più grave dell’inerzia delle istituzioni. In ogni caso terreno di coltura della malavita. 

 

 E così Peppe Pagano, fondatore della NCO, in una lettera aperta indirizzata al Presidente della Regione Campania Stafano Caldoro annuncia: “A partire da lunedi prossimo, con una manifestazione pubblica, chiuderemo il ristorante e saranno riconsegnate le chiavi dei beni confiscati dove si utilizzano i budget di salute”, considerati una metodologia di eccellenza della nostra regione.

La mancata emanazione delle linee guida sui budget di cura, previsti dalla legge regionale n. 46 del gennaio scorso, insieme ad “atti amministrativi come la delibera di Giunta regionale n. 666 del 6/12/11 – si legge- stanno determinando gravi atti delle ASL e degli ambiti territoriali, tesi a chiudere tutte le esperienze di Progetti Terapeutici Individualizzati avviate con la metodologia dei budget di cura”. Ecco l’inerzia delle istituzioni (ed il vantaggio della sanità privata).

peppe_paganoMolte le attestazioni di solidarietà espresse al Presidente della cooperativa e degli altri enti coinvolti, dal mondo delle istituzioni a quello del terzo settore. Il Presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi ha invitato Regione ed Asl ad “intervenire immediatamente” per scongiurare la chiusura della NCO.

Antonella Pepe, segretario regionale dei Giovani Democratici della Campania e Mauro Foglia, responsabile legalita' regionale Gd, in un comunicato congiunto commentano la chiusura della NCO uno “spezzare i sogni dei tanti che credono di poter costruire un futuro per questa regione senza la morsa della criminalita' organizzata”.

Il Comitato don Diana e Libera Caserta, si schierano al fianco di tutti i cogestori dei budget di salute e delle cooperative sociali impegnate, attraverso questa metodologia socio- sanitaria, largamente riconosciuta per i suoi eccellenti risultati sulla persona, nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alla camorra.L’auspicio è che la serrata sia solo temporanea. Ma se la Nuova Cucina Organizzata dovesse chiudere i battenti per sempre, sarebbe una clamorosa sconfitta. Della cosiddetta società civile, ma soprattutto della politica, quella politica che, con una mano taglia i nastri durante le cerimonie di inaugurazione dei beni confiscati alla camorra, e con l’altra i fondi per la loro sopravvivenza.