La “Sanitansamble” apre il World Forum for child Welfare a Napoli. Intervista a Luigi Malcangi

di Ornella Esposito

Concerto di apertura dell’orchestra giovanile “Sanitansamble, nata tra i vicoli della Sanità. ServizioCivileMagazine ha intervistato Luigi Malcagni, segretario generale dell’associazione “L’Altra Napoli”Onlus. (Ornella Esposito)

l_altra_napoli_onlus Sulle soffici note dell’inno alla gioia di Beethowen, l’orchestra Giovanile “Sanitansamble”ha aperto, tra le forti polemiche del collettivo operatori sociali che ha occupato la sala per circa quindici minuti, a Napoli il World Forum for Child Welfare.

L’orchestra, che nasce nei vicoli di uno dei quartieri più difficili della città partenopea, la Sanità, rappresenta una vera e propria scommessa di come “un’altra Napoli, sia possibile.

Intervista a Luigi Malcagni, segretario generale dell’associazione “L’Altra Napoli”Onlus-

La “Sanitansamble”, un piccolo grande miracolo in un quartiere estremamente difficile di Napoli. Ce ne parla?
«L’orchestra “Sanitansamble” nasce nel 2008 come progetto portato avanti dall’associazione “L’Altra Napoli”Onlus, e coinvolge 28 ragazzi giovanissimi del quartiere che fino a quel momento non avevano mai studiato musica. Nasce sull’ispirazione del metodo Abreu ideato dal grande maestro venezuelano ed ha mosso i suoi primi passi con un percorso, per i primi due anni curato da 12 maestri, di formazione di un’orchestra. La cosa importante è che il progetto non intende solo istruire i giovanissimi alla musica, ma punta alla creazione di una orchestra quindi promuove».

In cosa consiste in metodo Abreu?
«Abreu trent’anni fa ha messo a punti quello che oggi è conosciuto come il “sistema” in giro per il Venezuela ha 300 orchestre e coinvolge 200mila giovani. L’idea di base è che i ragazzi difficili vengono coinvolti in un progetto musicale dove non è tanto importante la didattica  musicale quanto l’esperienza del suonare insieme, della pratica collettiva della musica».

L’orchestra si è esibita già in teatri importanti come il S. Carlo di Napoli, e lo scorso anno è stata insignita di del prestigioso premio “Anima”.
«Il premio “Anima per il Sociale” è assegnato dalla Fondazione Bnl che ogni anni premia organizzazioni in vari campi, quello del sociale, della cultura, del cinema».

Perché proprio a voi?
«Da alcuni anni, la Fondazione sta riscontrando una  certa attenzione degli operatori culturali italiani a determinati tipi di realtà, come il nostro progetto dell’orchestra giovanile, che lavora con i ragazzi provenienti da contesti sociali difficili attraverso uno strumento innovativo quale la musica orchestrale».

Siete un’orchestra neonata, cosa volete fare da grandi?
«Il progetto non ha come fine principale quello di creare musicisti, ma il nostro obiettivo è sociale cioè quello di mettere i ragazzi in condizioni di crescere con i loro coetanei, di diventare cittadini miglior. Poi i talenti stanno nascendo e qualcuno di loro, speriamo, possa fare molta strada».

Per ulteriori info: www.altranapoli.it.