World Social Film Festival al traguardo: vincono l’italiano “Itaker” ed il giapponese “Tsuyako”

di Ornella Esposito

Il WSF si è chiuso ieri con il Gran Galà di premiazione a cui hanno preso parte decine di protagonisti del panorama cinematografico e televisivo italiano. Premiato il regista siciliano Trupia e la regista giapponese Miyazaki. (Ornella Esposito)

Tinu_trupia VICO EQUENSE – Gran Galà ieri sera per salutare la III edizione del World Social Film Festival, la kermesse cinematografica di giovani verso i giovani interamente dedicata al sociale.

Alla premiazione hanno preso parte decine di protagonisti del panorama cinematografico e televisivo italiano, tra questi Andrea Bosca, Massimo Poggio, Rosaria De Cicco, Massimiliano Gallo, Margot Sikabonyi , Elda Alvigini e Fabio Massa, regista del corto fuori concorso “L’amore quello vero”, presentato in anteprima assoluta.

Ad aggiudicarsi il Golden Spike Award per la sezione dei lungometraggi (assegnato dalla Giuria Giovani (20-35 anni), il film “Itaker – Vietato agli italiani” di Toni Trupia, miglior film e miglior sceneggiatura, (premio anche al miglior attore Francesco Scianna per la sua interpretazione di Benito).

«È un onore – ha dichiarato il regista - ricevere tre premi per questo lavoro: i migranti non smetteranno mai di essere un tema attuale». La pellicola tematizza la vita dei migranti italiani, raccontando l’esperienza di Pietro e Benito e del loro viaggio di riscatto verso l’italianità.

MitsuyoMiyazakiWeinsteinCompanyLexusPresent8ed5BAYG0BglPer la sezione cortometraggi il Golden Spike Award (assegnato dalla Giuria Ragazzi 16-20 anni) è andato alla giapponese Miyazaki con “Tsuyako”, a cui è stato aggiudicato anche un premio per la miglior sceneggiatura. La regista di Osaka nel suo corto tratta il tema dell’omosessualità femminile nel Giappone della ricostruzione post seconda guerra mondiale: «Dobbiamo smettere di pensare oggi come ai tempi di Tsuyako – ha detto la filmaker -  che esistano differenze tra l’amore verso una donna e l’amore verso un uomo».

Molti altri i premi assegnati. Orsola Clausi, responsabile palinsesto per il canale tematico Diva Universal ha consegnato il Premio Diva Universal a Vito Palmieri per il cortometraggio “Matilda”.

Il regista statunitense Andy Dejohn ha ritirato, invece, il premio come miglior regia per “Mother’s milk”, il corto ambientato in Vietman che tematizza il rapporto madre/figlia e il lavoro minorile.

I premi a miglior attrice e miglior attore della selezione cortometraggi sono andati a Margherita Buy per “6 sull’autobus” e Daniele Scarpati per “Una breve vacanza”, mentre Pauline Chan è stata omaggiata sul palco dell’Arena Loren con il Golden Spike Award per la regia di “33 Postcards”, il film che racconta la storia di una bambina cinese adottata a distanza da un uomo australiano.

Assegnato, infine, il Golden Spike Award, nella sezione lungometraggi, alla miglior attrice Rachel Hendrix per October Baby, il film sull’aborto che ha spaccato l’opinione pubblica statunitense.

Per saperne di più: www.socialfestival.com.