#ENDviolence, la campagna dell’Unicef contro gli abusi ai minori

di Ornella Esposito

La nota organizzazione a difesa dei diritti dell’infanzia, ha lanciato ieri un’iniziativa mondiale per fermare la violenza sui bambini. Testimonial d’eccezione, la star hollywoodiana Liam Neeson, già ambasciatore Unicef. (Ornella Esposito)

endviolence_unicef «In ogni paese, in ogni cultura, la violenza contro i bambini esiste», ha dichiarato il Direttore dell’Unicef Anthony Lake. «Ogni volta che un bambino subisce un atto di violenza, ovunque esso si trovi, dobbiamo farci sentire e manifestare la nostra indignazione e la nostra rabbia. Dobbiamo rendere visibile quello che è invisibile.»

Questo è il messaggio principale dell’UNICEF per il lancio, ieri, dell’iniziativa#ENDviolence Against Children, rivolta alle persone di tutto il mondo affinché riconoscano la violenza contro i bambini, prendano parte ad azioni globali, nazionali o locali per porvi fine, e diano vita a nuove idee per raggiungere questo obiettivo.

La campagna di sensibilizzazione è stata promossa attraverso la diffusione di un video in cui la voce  del Goodwill Ambassador dell’UNICEF Liam Neeson conduce lo spettatore attraverso una serie di scene che raffigurano la violenza invisibile.

L’Unicef afferma che sono 223 milioni i minori di vittime di maltrattamenti in tutto il mondo.

Di questi circa 150 milioni di bambine e 73 milioni di bambini sotto i 18 anni  hanno sperimentato violenza e sfruttamento sessuale (dato OMS), e si stima che 1,2 milioni di bambini ogni anno siano vittime del traffico di esseri umani (dato ILO).

Ma la violenza - è bene sottolinearlo - non ha solo conseguenze fisiche, essa lascia cicatrici psichiche indelebili sui bambini. Colpisce la loro salute mentale e fisica, compromette le loro capacità di apprendere e socializzare e mina il loro sviluppo.

Uno speciale minisito web e una campagna sui social media spiegano come i bambini, i genitori e le comunità possono agire – come farsi coinvolgere, essere informati, organizzare eventi e dibattiti pubblici, sostenere i bambini vittime di violenza e lavorare con i partner dell’UNICEF, globali e locali.

Per saperne di più: www.unicef.it

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