F-35: i dieci motivi per dire NO
Non si è fatto attendere il commento della Campagna “Taglia le ali alle armi” dopo la decisione del Pentagono di tenere a terra l’intera flotta degli F-35 in seguito a due anomalie. (Katia Tulipano)
In un comunicato diffuso oggi si chiede, ancora una volta, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi perché tiene ancora in piedi l’ipotesi di acquisto di caccia F-35 quando ne sono i chiari i problemi che elenca in dieci punti:
1) Eticamente. In un momento di acuta crisi economica i fondi pubblici andrebbero spesi per lavoro, scuola, welfare, sanità e non per armamenti
2) Costituzionalmente. Si tratta di un cacciabombardiere pensato principalmente per l’attacco in profondità, non di uno strumento votato alla difesa aerea
3) Economicamente. La spesa per i caccia già oggi ammonterebbe a 14 miliardi complessivi, senza contare i costi di mantenimento
4) Socialmente. La sicurezza degli italiani non può derivare dall’aiuto alle lobby armiere ma deriva dalla soluzione dei problemi sociali
5) Tecnologicamente. Il programma non è maturo e affidabile, i problemi e gli incidenti recenti lo dimostrano, eppure il nostro Governo sta procedendo ai primi acquisti
6) Politicamente. Sondaggi d’opinione e prese di posizione sui territori (anche da parte di Enti Locali) dimostrano la contrarietà dell’opinione pubblica a questi caccia
7) Industrialmente. I favoleggiati ritorni tecnologici per l’Italia non si concretizzeranno mai e saranno residuali
8) Occupazionalmente. I posti di lavoro derivanti da così tanti miliardi sono pochi e molto meno di quanti promessi: non è la maniera più efficiente per usare fondi pubblici
9) Militarmente .Il programma F-35 non assolve ad alcuna necessità di difesa territoriale e ci mette sotto lo scacco di un paese estero in qualsiasi esigenza operativa futura
10) Strategicamente. Il programma JSF è servito ad indebolire l’Europa e le sue prospettive di politica estera e di difesa comune
La Campagna “Taglia le ali alle armi”, rinnovando la richiesta di un incontro urgente sulla questione al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro della Difesa Roberta Pinotti, invita tutti a premere sulle istituzioni twittando con l’hashatag #F35diteciperchè.