Trentennale morte di Siani. Sansoni: “Il suo esempio sia monito per tutti i giornalisti”
Il 23 settembre 1985 a Napoli venne ucciso dalla Camorra Giancarlo Siani. (Katia Tulipano)
Giancarlo era un giovane giornalista del “Mattino” di Napoli, che aveva lavorato per molti anni da precario, facendo un lavoro di cronista straordinario assassinato dalla Camorra a soli 26 anni.
“Giancarlo Siani ha contrastato la malavita organizzata in un'epoca in cui praticare la cultura anticamorra non era né comodo, né vantaggioso, pagando il suo impegno con la vita” ad affermarlo Alessandro Sansoni, Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Secondo il Consigliere Sansoni l’impegno e l’opera di Giancarlo devono essere assunte a coordinate del lavoro di tutti i giornalisti. “Penso che oggi il suo esempio, prima ancora che un'icona della lotta alla mafia, debba rappresentare un monito per tutti i colleghi giornalisti a svolgere la propria professione con amore di verità, libertà di giudizio, senza paura di criticare chi, in qualunque ambito della vita sociale, non opera per il bene comune o con efficacia. C'è bisogno soprattutto di questo oggi, in particolare nella nostra città. È il miglior modo di onorare la memoria di Giancarlo” conclude Sansoni.
Tante le iniziative per ricordare il giovane giornalista. La sua città ha previsto un fitto programma di iniziative dal titolo “Torre Annunziata non dimentica, Giancarlo Siani uno di noi”
Gli appuntamenti si articoleranno durante i prossimi mesi del 2014 e proseguiranno durante il 2015, per concludersi il 23 settembre del 2015, interessando e coinvolgendo tutta la città attraverso giovani, studenti, comunità, parrocchie e famiglie.
Tra gli eventi promosse dal Comune di Torre Annunziata vi è anche un incontro internazionale dedicato ai giornalisti vittime delle mafie e delle guerre, con testimonianze e contributi di impegno civile e la partecipazione delle scuole della città ed anche un ciclo di incontri che i cronisti del territorio terranno con tutte le scuole della città.