Festa dell'Europa, Boldrini: "Costruzione muri minaccia il suo futuro"
La presidente della Camera interviene in Aula davanti a 800 giovani: "Progetto in crisi profonda, serve nuovo slancio. Non dare per scontati benefici". Giannini: "Identità, non solo rigore, flessibilità, numeri". (Redazione)
La presidente della Camera, Laura Boldrini, è intervenuta così in Aula alla Camera in occasione di 'Montecitorio a porte aperte' dedicato oggi alla Festa dell'Europa. “Come non vedere - ha sottolineato - che il progetto europeo è a rischio? Come non considerare minacce all'essenza dell'Europa stessa la costruzione di barriere ai nostri confini interni che negano uno dei nostri pilastri: la libera circolazione di merci e uomini all'interno dell'area Schengen? Come non vedere che il progetto Ue è a rischio se all'interno di alcuni paesi vengono violati lo stato di diritto e i diritti fondamentali? Come non rendersi conto che le ricorrenti minacce di espulsione della Grecia danneggia tutti noi e come non temere l'uscita di uno Stato membro come il Regno Unito?”.
Il lavoro. Rivolgendosi ai circa 800 giovani presenti in Aula con la ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini, la presidente della Camera ha affrontato il problema della disoccupazione. “L'attuale assetto dell'Unione - ha detto - si sta dimostrando inadeguato rispetto alle grandi sfide globali, ma anche alle aspettative dei nostri cittadini, perché non riesce a promuovere crescita e lavoro, rischiando di far crescere una generazione perduta di giovani europei”.
I vantaggi. Parlando ancora ai ragazzi, Boldrini ha voluto ricordare loro i vantaggi di cui godono i cittadini europei. “Voi godete dei benefici che porta l'Europa unita, ma troppo spesso li date per scontati: nessuno - ha detto ricordando sia il Manifesto di Ventotene che la firma dei Trattati di Roma - avrebbe potuto immaginare che gli europei che si erano combattuti per secoli, avrebbero potuto convivere in pace per decenni. Avere la libera circolazione delle merci e delle persone, una moneta comune erano impensabili per la mia generazione. E questo - ha concluso - ricordiamocelo quando sentiamo qualcuno che dice che l'Europa è la causa di tutti i nostri problemi”.
Rilanciare il progetto europeo. “A volte diamo per scontato quanto abbiamo saputo realizzare. E' stato il presidente Barack Obama a ricordarcelo in modo molto chiaro ed efficace qualche giorno fa: 'Gli Stati Uniti, ed il mondo intero', ha affermato il presidente, 'hanno bisogno di un'Europa forte, ricca, democratica ed unita. Forse avete bisogno di un estraneo, di qualcuno che non sia europeo, per ricordarvi l'importanza di quello che avete conseguito”, ha proseguito la Boldrini. “Tocca a noi rilanciare il progetto europeo con nuova determinazione. La stessa determinazione che troviamo nella frase che conclude il Manifesto di Ventotene: 'La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà'", ha concluso la presidente della Camera.
Giannini: “Identità, non solo rigore”. A Montecitorio è intervenuta anche la ministra dell'Istruzione Giannini. "La parola chiave dell'Europa è libertà, non dobbiamo mai dimenticarlo. E per far sì che resti questa, non possiamo accontentarci di numeri, di politiche pur necessarie di rigore, di politiche seppur indispensabile di flessibilità e neppure dobbiamo accontentarci di buona gestione dei flussi migratori, che è pure un dovere”, ha detto. Serve altro, serve quel progetto educativo che nelle scuole, nelle università, nei laboratori di ricerca ogni giorni si rimette in campo con nuovi contenuti e nuovi metodi, ma sempre con lo stesso obiettivo - ha aggiunto. Serve tornare a quell'identità culturale che chi è fuori identifica con molta chiarezza, ma che noi qualche volta abbiamo perso di vista”.
Fonte: Repubblica.it