La Commissione Ue presenta il Pilastro europeo dei diritti sociali: l’Italia assicura il suo contributo

di Redazione

Nuove spinte dall’Europa per rafforzare la dimensione sociale Ue.

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Da ieri la Commissione europea ha adottato la proposta del “Pilastro europeo dei diritti sociali”, che stabilisce 20 principi e diritti fondamentali per sostenere il buon funzionamento e l'equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Nelle intenzioni, esso è destinato a servire da bussola per un nuovo processo di convergenza verso migliori condizioni di vita e di lavoro in Europa.

Il Pilastro europeo dei diritti sociali è stato preparato dalla Commissione, sotto la guida del Vicepresidente Dombrovskis e della Commissaria Thyssen, in stretta consultazione con soggetti interessati a tutti i livelli. I principi e diritti sanciti sono articolati in tre categorie: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e protezione e inclusione sociali. Essi pongono l'accento sulle modalità per affrontare i nuovi sviluppi nel mondo del lavoro e nella società al fine di realizzare la promessa, contenuta nei trattati, di un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale.

Viene inoltre istituito un quadro di valutazione della situazione sociale che misurerà le tendenze e le prestazioni degli Stati membri in 12 aree e valuterà i progressi compiuti in direzione di una "tripla A" sociale in tutta l'UE. I risultati confluiranno nel semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche.

Il documento ispirerà le attività condotte nel contesto del semestre europeo e nell'ottica del completamento dell'Unione economica e monetaria, in linea con la relazione dei cinque presidenti. In particolare, esso dovrebbe rilanciare il processo di convergenza all'interno dell'UEM e alcuni dei principi e dei diritti potrebbero fungere da guida per la definizione di standard più vincolanti per la zona euro. Ulteriori iniziative legislative e non legislative potrebbero seguire in futuro, nell'ambito dei programmi di lavoro annuali della Commissione. I fondi europei, in particolare il Fondo sociale europeo, assicureranno inoltre sostegno finanziario per l'attuazione di molti aspetti fondamentali del pilastro.

Il Pilastro europeo dei diritti sociali è presentato in due forme giuridiche di identico contenuto: una raccomandazione della Commissione, che ha efficacia a partire dal 26 aprile, e una proposta di proclamazione congiunta del Parlamento, del Consiglio e della Commissione. Su tali basi la Commissione avvierà le discussioni con il Parlamento europeo e il Consiglio per assicurare al pilastro un ampio sostegno politico e l'approvazione ad alto livello.

In vista del contributo che l'Italia intende assicurare alla discussione, che avrà inizio già dai prossimi giorni, è stato inviato alla Commissione europea un documento di posizione e di riflessione italiano. 

Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato: "In qualità di Presidente della Commissione ho cercato di conferire alle priorità sociali l'importanza che meritano in Europa. Con il pilastro europeo dei diritti sociali e la prima serie di iniziative che lo affiancano, manteniamo le nostre promesse e apriamo un nuovo capitolo. Vogliamo scrivere queste pagine insieme: gli Stati membri, le istituzioni dell'UE, le parti sociali e la società civile sono tutti chiamati a rivestire un ruolo. Auspico che il pilastro sia approvato al più alto livello politico entro la fine dell'anno."