Violenza di genere: se ne parla a Pozzuoli all’evento dello sportello “Spazio Donna”

di Feliciana Farnese

Un dibattito per accendere i riflettori sulle azioni messe in campo dallo sportello antiviolenza nel cambiamento del welfare sul territorio.

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“Nuove frontiere del welfare. Una cultura economica da rivoluzionare” è questo il titolo dell’incontro che si terrà il prossimo 3 maggio, dalle 16.00, presso il complesso di Villa Avellino, a Pozzuoli. L’incontro è organizzato dallo sportello antiviolenza “Spazio Donna” di Monteruscello e Cappella, in provincia di Napoli, e rientra tre le azioni tese a sensibilizzare e prevenire il fenomeno della violenza di genere.

In vista del convegno Melania Picariello, coordinatrice dello sportello antiviolenza “Spazio Donna” e componente della commissione Pari opportunità della Regione Campania illustra, in anteprima a ServizioCivileMagazine, alcuni dei dati raccolti dallo sportello, relativamente all'ambito 12 Pozzuoli-Bacoli-Monte di Procida, che verranno presentati in occasione del dibattito.

Perché parlare del cambiamento del welfare? “Il ruolo dello sportello va oltre quello dell’informazione. Il cambiamento sociale e quello del welfare, sempre più partecipato e territoriale, vanno ad incidere in particolar modo sulla donna.” L’obiettivo, ci spiega la coordinatrice, è “riuscire a creare una rete di protezione a favore delle donne e per farlo è necessario partire proprio dal welfare affinché le istituzioni la considerino protagonista del welfare stesso. La donna rispetto all’uomo ha un tasso altissimo di povertà, è necessario che i territori ascoltino questo tipo di esigenza, e che, partendo da questa analisi, incrocino i dati di chi da un lato ha bisogno del welfare e di chi, dall’altro, si occupa del welfare.”

style="text-align: justify;" />La situazione registrata – afferma preoccupata la Picariello - non è delle più rassicuranti. “Dai dati di monitoraggio inviati alla Regione Campania dallo sportello “Spazio Donna”, si rileva che da giugno al 31 marzo scorso sono pervenute 74 richieste di aiuto che nel 65% dei casi si sono tramutate in denunce penali. Allo sportello si sono rivolte donne per lo più disoccupate ma anche lavoratrici che hanno subito violenza psicologica - 80% dei casi -, associata spesso a quella fisica (68,3%), economica (67%) è allo stalking (42%) oppure a quella assistita nei confronti di minori (43%), Nel 48% dei casi è individuato come responsabile l'ex partner, nel 32% il coniuge o il convivente.”</p> <p style="text-align: justify;">Formazione ed"informazione giocano un ruolo importante.</p> <p style="text-align: justify;">“L’esigenza p"imaria è quella di formare i diversi stakeholder quali i dirigenti scolastici, gli insegnanti e le istituzioni pubbliche” e, - continua la coordinatrice di “Spazio Donna” - “è importante l’informazione territoriale alle famiglie, in particolar modo, in cui il fenomeno è sottovalutato perché c’è un’assuefazione nella quotidianità della violenza, e nelle scuole in cui – spiega ancora - riusciamo a capire dal basso qual è la percezione che i ragazzi hanno della violenza.”</p> <p style="text-align: justify;">E in che modo i ragazzi vedono la violenza" "Dall’analisi dei dati emersi - dice "a coordinatrice di “Spazio Donna” - ci siamo resi conto che la percezione della violenza nelle scuole è diversa a seconda del contesto e della fascia di età: i ragazzi più grandi hanno una maggiore percezione della violenza e nel momento in cui vedono figure diverse dai propri insegnanti sono più propensi a denunciare.”</p> <p style="text-align: justify;">Anche sull" comunicazi"ne lo sportello antiviolenza ha lavorato tantissimo. Melania Picariello ci spiega che “il problema dei ragazzi è la poca conoscenza di sé, partono da un livello di stima molto basso, non si conoscono e non sono in grado di affrontare situazioni reali”. Perché questo? “I giovani dell’era virtuale comunicano le emozioni attraverso la rete, un soggetto con un codice di comunicazione diretto e senza un filtro, quindi succede che poi nella realtà la comunicazione risulti più violenta. Nelle scuole abbiamo fatto proprio questo lavoro: il ripristino dell’educazione sentimentale delle relazioni”, conclude la coordinatrice dello sportello antiviolenza “Spazio Donna”, Melania Picariello.</p> style="text-align: justify;">L’appuntamento del 3 maggio rappresenterà, dunque, oltre che un momento di presentazione dei dati raccolti dallo sportello “Spazio Donna”, anche la conclusione di un percorso intrapeso che mira a sottolineare l’evoluzione del welfare in relazione all’aumento della presenza femminile nella società.</p>"""