Terzo Settore, richiesta proroga del termine per l’adeguamento degli statuti delle Onlus

di Redazione

Sette associazioni chiedono al Governo di rinviare la scadenza al momento in cui sarà operativo il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS)

Terzo Settore

Due i quesiti alla base della lettera inviata al Governo dalle associazioni Uneba, Ansdipp, Aris, Cnec, Agidae, Convol, Movi: come si può decidere di trasformarsi in Enti del Terzo Settore o in Impresa Sociale senza sapere quale sarà il regime tributario applicabile in entrambi i casi e perché per la modifica dei propri statuti le onlus devono avere meno tempo della generalità degli enti? Per questi motivi, la richiesta è di prorogare il termine per l’adeguamento degli Statuti, fissato per ora al 3 agosto, a quando il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore sarà già operativo.

A firmare la lettera i rappresentanti delle sette associazioni: padre Antonio Di Marcantonio (Cnec), Sergio Sgubin (Ansdipp), Mauro Mattiacci (direttore generale Aris), Franco Massi (Uneba), padre Francesco Ciccimarra (Agida), Gianluca Cantisani (Movi) e Ermes Carretta (Convol), che si fanno portavoci di diverse centinaia di enti, compresi i rami degli enti religiosi civilmente riconosciuti. Destinatari il presidente del consiglio Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario al Ministero del lavoro Claudio Durigon, la presidente della Commissione affari sociali della Camera Marialucia Lorefice e il presidente della Commissione Sanità del Senato Pierpaolo Sileri.

Nella lettera, riportata da Vita.it, è specificato che «l’efficacia (delle modifiche) resta subordinata a due condizioni: l’operatività del Registro unico nazionale del Terzo Settore e l’autorizzazione da parte della Commissione europea all’applicazione delle norme tributarie introdotte nel Codice». Modifiche che, per le onlus, non possono entrare in vigore prima del periodo di imposta successivo all’operatività del Registro.

La norma del Codice da modificare è, pertanto, quella che chiede «di adottare scelte di grande rilievo, quale la modifica del proprio Statuto (decidendo per esempio se adottare la configurazione di ente di terzo settore o di impresa sociale) senza conoscere quale sarà il regime tributario applicabile».

(Fonte: Vita)