Presentato il nuovo Rapporto Coop: italiani più poveri, ma i giovani sono sempre più green
Il rapporto è stato presentato ieri a Milano
Economia, consumi e stili di vita sono stati i punti cardini della discussione presentata nel capoluogo lombardo, nella giornata di ieri. Le differenze all’interno della penisola sono state evidenziate dai circa 10 mila euro annui che separano i consumi mensili delle famiglie del nord ovest da quelle del sud e delle isole, e dove è presente il reddito di cittadinanza la disparità cresce ancora di più.
Nell’anteprima digitale del “Rapporto Coop 2019 - Consumi e stili di vita degli italiani”, il dirigente di Ancc-coop e responsabile dell’ufficio studi, Albino Russo, ha illustrato e commentato i dati e i grafici dello scompenso tra il “Nord” e il “Sud”.
Russo ha iniziato il proprio discorso affermando che in questo momento l’Italia e tutta l’Europa si trovano in un momento di cambiamenti radicali dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’euro, la cosiddetta “Brexit”, che ha provocato la nuova formazione del parlamento europeo e il cambio della guardia alla Bce.
Dal punto di vista degli italiani, a guidare le priorità sono la condizione economica, l’immigrazione, la sicurezza sociale e l’ambiente che per Russo <<riemerge nelle scelte dei consumatori>>. Gli italiani secondo Russo sono “il popolo più pessimista d’Europa”: seppure negli ultimi 5 anni la variazione del Pil è stata leggermente in aumento, attestandosi nell’ultimo anno sopra lo zero, c’è stato in effetti un dietrofront della spesa delle famiglie con dei ampi divari territoriali, cosa che ha rimarcato ancora di più le differenze territoriali che ancora esistono. Russo, inoltre, si è soffermato sulla differenza di lavoro degli italiani con il resto d’Europa. Gli italiani, pur lavorando oltre 300 ore l’anno più dei tedeschi, guadagnano circa il 30% in meno di quest’ultimi.
Come la doppia faccia di una medaglia, da una parte l’insoddisfazione per la propria vita e dall’altra la speranza di cambiarla, gli italiani di fronte all’emergenza ambientale hanno sviluppato quelli che prendono il nome di “anticorpi green”. Molte persone sognano, infatti, un’abitazione eco-sostenibile, comprano sempre più vestiti e automobili verdi, soprattutto auto ibride ed elettriche.
Tra i promotori del cambiamento, com’è naturale che sia, i giovani hanno una posizione di rilievo. Una generazione, ribattezzata “Generazione Greta”, che vuole il cambiamento: una rivoluzione pacifica nel segno dell’ecologia. che vengono identificati come “Generazione Greta”.
Greta Thunberg, giovanissima anche lei (ha solo 16 anni) è diventata celebre negli ultimi anni: la sua protesta è iniziata il 20 agosto del 2018, con la decisione di non andare a scuola fino alle elezioni legislative nel suo paese del 20 settembre dello stesso anno. Una protesta che è arrivata fino alle Istituzioni più importanti, europee ed internazionali: per la giovane, è necessario prendere decisioni nette e rapide per contrastare il cambiamento climatico.
(Fonte: Vita / Fonte Foto: Corriere della Sera)