Riforma Terzo Settore, pubblicate linee guida per la valutazione dell’impatto sociale

di Giuseppe Meccariello

Grande soddisfazione dal Forum Nazionale del Terzo Settore. Fiaschi: “Sono state recepite le nostre indicazioni”

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Giovedì 12 settembre sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le “Linee Guida per la realizzazione di sistemi di valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte dagli enti di Terzo Settore”. La Valutazione dell’Impatto Sociale (Vis) è uno degli strumenti di trasparenza previsti dalla Legge delega per la Riforma del Terzo Settore (106/2016). Le suddette linee guida consentiranno agli enti di Terzo Settore, attraverso la definizione di criteri e metodologie condivisi, “di valutare, sulla base di dati oggettivi e verificabili, i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi programmati e rendere disponibili agli stakeholders informazioni sistematiche sugli effetti delle attività realizzate”.

La Vis sarà effettuata, come dice la norma, “attraverso metodi quantitativi e qualitativi e può prevedere anche un sistema di indici e indicatori di impatto, da mettere in relazione con quanto eventualmente rendicontato nel bilancio sociale”. Le valutazioni saranno applicabili ad interventi di entità economica superiori ad euro 1.000.000, se sviluppati in ambito interregionale, nazionale o internazionale, e della durata di almeno 18 mesi. Il processo generato permetterà di tener conto dei risultati anche nel medio e lungo termine, facendo emergere e conoscere il valore aggiunto sociale generato, i cambiamenti sociali prodotti e la sua sostenibilità.

Fra gli stakeholders ai quali è rivolto il processo di valutazione, si annoverano i finanziatori presenti o futuri, i beneficiari dell’intervento, i lavoratori e i volontari dell’organizzazione, ma anche i cittadini e i soggetti pubblici interessati all’intervento. L’analisi (effettuata secondo i principi di intenzionalità, rilevanza, affidabilità, misurabilità, comparabilità, trasparenza e comunicazione) considererà le attività, i servizi, i progetti, gli input, gli output e gli outcomes dell’intervento in questione. Le fasi per la misurazione, come specificato su Csvnet, sono le seguenti: 1) Analisi del contesto e dei bisogni partecipata dagli stakeholders – 2) Pianificazione degli obiettivi di impatto – 3) Analisi delle attività e scelta di metodologia, strumento, tempistica della misurazione rispetto agli obiettivi prefissati e alle caratteristiche dell'intervento – 4) Valutazione, intesa come attribuzione di un valore, cioè di un significato ai risultati conseguiti dal processo di misurazione – 5) Comunicazione degli esiti della valutazione che costituiranno la base informativa per la riformulazione di strategie e conseguenti obiettivi che l'organizzazione si porrà per lo sviluppo futuro delle proprie iniziative. In quanto ai costi della valutazione stessa, questi dovranno essere “proporzionati al valore dell'intervento e inclusi nei costi complessivi finanziati”. La Vis potrà, infine, essere integrata nel Bilancio sociale degli Ets tenuti per legge a redigerlo.

Per il Forum Nazionale del Terzo Settore, le Linee Guida emanate dal Ministero del Lavoro costituiscono uno strumento di lavoro chiaro, seppure ancora in via sperimentale. La portavoce Claudia Fiaschi ha sottolineato che le indicazioni date dall’ente, frutto del lavoro di un gruppo di esperti presso il Ministero del Lavoro e validato dal Consiglio Nazionale del Terzo Settore, sono state interamente recepite. “Abbiamo dato un importante contributo portando proposte concrete, utili a qualificare le attività delle organizzazioni di Terzo settore, non solo in termini di trasparenza, ma anche di crescita di consapevolezza del proprio ruolo. La valutazione di impatto si affianca ai bilanci sociali e agli altri strumenti di rendicontazione volti a rendere sempre più nitido l’operato degli Ets nei confronti di cittadini e stakeholders” ha dichiarato la Fiaschi.

Secondo le dichiarazioni del direttore di Aiccon Paolo Venturi riportate su Vita, il documento potrebbe riorientare l’intero comparto delle politiche sociali, riferendosi in particolare al passaggio secondo cui “le pubbliche amministrazioni, nell'ambito di procedure di affidamento di servizi di interesse generale, possono prevedere la realizzazione di sistemi di valutazione dell'impatto sociale da parte degli ETS che intrattengono rapporti con le medesime PP.AA, si' da consentire una valutazione dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni e delle attività svolte”. Venturi ha, infine, specificato che sarà l’impatto dell’azione sulla comunità di riferimento che verrà misurato, non l’ente che l’ha promossa in quanto tale.

(Fonte: CsvnetVitaComunicato Forum Nazionale del Terzo Settore / Fonte foto: Studio Casiglia Ronzoni )