Stage al Comune di Napoli: alla ricerca del rimborso perduto
La storia dei 28 selezionati dal Municipio partenopeo per tirocini formativi ad oggi non retribuiti. (Francesco Enrico Gentile)
Sono 28 i giovani napoletani coinvolti in una storia che rischia di assumere i contorni di una incredibile e grottesca burla.
I fatti.
Lo scorso settembre il Comune di Napoli pubblica un avviso pubblico, consultabile sul sto del Comune di Napoli a questo link, per la ricerca di 28 neo—laureati napoletani da impegnare in attività di tirocinio presso le strutture comunali.
I requisiti, indicati dal bando, richiamano la volontà di coinvolgere le cosiddette eccellenze: Laurea Magistrale o Specialistica (n.o.) o quinquennale a ciclo unico, Età non superiore a 27 anni alla data del 03.11.11, Voto di Laurea non inferiore a 105/110.
Per i giovani l’offerta è allettante: 6 mesi presso le strutture amministrative del Comune di Napoli possono rappresentare, per tanti di loro, una prima esperienza concreta di lavoro sul campo, abituati come sono alla teoria dell’Università italiana.
A rendere il tutto ancora più interessante è la previsione di un contributo forfettario di 2.000 euro.
Fin qui, tutto bene.
Vengono effettuale le selezioni, i giovani cominciano le loro attività, le portano a termine sebbene in alcuni casi gli uffici a cui sono destinati non corrispondano strettamente al profilo di studi richiesto.
Al termine del tirocinio, i giovani vengono coinvolti in alcuni “job meeting”, ovvero momenti di incontro con alcune aziende italiane.
E fin qui, ancora tutto bene, nonostante più di un giovane partecipante lamenti una eccessiva disorganizzazione delle giornate.
Insieme alla formazione, e all’esperienza, come indicato dal bando ai giovani è stata promessa la corresponsione di un contributo di 2.000 euro.
Passato qualche mese da giugno, data di termine del tirocinio, i giovani cominciano a chiedere all’Amministrazione Comunale i soldi loro promessi.
Ad oggi, nonostante numerosi solleciti, lettere e telefonate, nessuna risposta.