I Nuovi Orizzonti di Breslavia

di Stefano Trani

Breslavia sta vivendo una sorta di rinascimento culturale, che vibra attraverso tutta la città e si nutre delle speranze dei suoi studenti. Da alcuni anni ospita il festival “Nowe Horyzonty” e si prepara a vestire l’abito di capitale della cultura europea nel 2016. (Stefano Trani)

centro-storico-breslavia Nella città universitaria polacca dal passato ceco e tedesco si è appena concluso il festival internazionale cinematografico “Nowe Horyzonty” (21-31 luglio), una manifestazione ormai collaudata che attrae tantissimi appassionati di cinema – e non solo –  da tutta Europa.

L’evento è arrivato alla sua undicesima edizione ed è uno dei più importanti festival dell’Est Europeo. La manifestazione è durata dieci intensi giorni, nei quali sono stati proiettati numerosi lungometraggi e cortometraggi, scegliendo differenti blocchi tematici inerenti spesso a più periodi storici: genere, come le “Retrospettive” di vari autori, ma anche i film per bambini; genere/paese – come ad esempio “Eros giapponese”, o lo stravagante “Red Western” o western Sovietico - , ma si è anche scelto un focus su un solo paese – come ad esempio la cinematografia norvegese – offrendo al pubblico tradizione ed innovazione.

Il festival offre dei nuovi orizzonti di espressione per i visionari del cinema. La sua impronta è fortemente popolare, poiché l’evento si offre per intero al suo pubblico, privo di veli, senza esibizioni o passerelle di salotto – tipiche dei suoi aristocratici parenti di Venezia e Cannes – creando cosi cultura e non la notizia sbiadita di essa.

Indubbiamente la natura “plebea” della manifestazione deriva soprattutto dalla scelta di offrire al pubblico la proiezione gratuita di alcuni film, ma anche dal concetto che v’è alla base dell’evento: dare visibilità a registi emergenti – provenienti da paesi quali ad esempio India, Filippine, Turchia, Argentina, Brasile, Canada, Giappone – che altrimenti con ogni probabilità non vedrebbero mai proiettate nel vecchio continente le loro storie, racconti, idee, sperimentazioni.

Il nucleo del festival, come di rito, è stata l’organizzazione dei diversi concorsi cinematografici, internazionali e nazionali, ai quali hanno partecipato numerosi film divisi per categorie. Il tutto è stato ben innaffiato da un robusto programma di eventi musicali per tutti i gusti e le età e dalla proiezione di alcune co-produzioni cinematografiche di vari paesi. Nel bel mezzo vi è stata la proiezione nella piazza principale della città – anch’essa gratuita – di un classico del cinema muto: “Erotikon” (Cecoslovacchia 1929).

Breslavia sarà città europea della cultura nel 2016. Tale successo non deve però stupire poiché il capoluogo della Bassa Silesia già organizza ogni anno in autunno il “Festival internazionale del Teatro”, infatti proprio qui il regista Jerzy Grotowski, considerato uno dei padri del teatro contemporaneo, fondò e diresse la compagnia teatrale “Laboratorium”, Centro Grotowski. Inoltre Breslavia sarà una delle città che ospiterà la manifestazione calcistica Euro 2012.

Ciò che appare chiaro è che Wroclaw (sta per Breslavia in Polacco) e tante altre città del centro-est europeo affamate di gloria e di riscatto dispiegano senza timore le loro ali, investendo come non mai nella Cultura: vero magnete per il turismo ed unica ricetta per la corretta formazione delle generazioni del domani.

Forse finalmente da quest’anno la finora incompresa Breslavia non sarà più confusa con la slovacca Bratislava.