Anche nel bel Paese gli indignati alzano la voce

di Andrea Pellegrino

Per chi ieri si trovava su Via Nazionale a Roma, sembrava di rivedere e rivivere le scene degli indignados americani trasmesse nelle ultime settimane dai telegiornali di mezzo mondo. Sulla scia di “Occupy Wall Street”, gli indignados italiani hanno lanciato “Occupiamo Banca d’Italia”. E il clima si è fatto subito infuocato. (Andrea Pellegrino)

indignados Il movimento italiano degli indignati scalda i motori e si prepara alla manifestazione mondiale del 15 ottobre, che si svolgerà a Roma in contemporanea con altre centinaia di città del mondo. Ieri, nella capitale, circa 500 indignados hanno manifestato prima nei dintorni di Montecitorio, per poi spostarsi verso la sede di Bankitalia, a via Nazionale, dove era in programma un convegno con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Governatore Mario Draghi e la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Nella stessa giornata, la rabbia anti-Bankitalia si è poi palesata in diverse parti della penisola, da Milano a Napoli, da Firenze ad Ancona.

A Milano, sotto cartelli con la scritta «Non pagheremo il loro debito. Salviamo le persone, non le banche», una delegazione dei cosiddetti «indignados» ha consegnato ai dirigenti della sede milanese della Banca d'Italia una lettera indirizzata ai direttori della Banca centrale italiana ed europea, Mario Draghi e Jean Claude Trichet. «Noi non chiediamo, pretendiamo - si legge nella missiva - voi avete la forza del denaro, noi abbiamo la forza delle moltitudini, della rabbia». Gli indignados rifiutano il concetto di austerità «come chiave per risolvere la crisi».

Forti sono state le tensioni anche a Bologna, dove una ragazza è stata ferita e portata in ospedale. Nel capoluogo emiliano due tentativi di invasione della sede di Bankitalia sono stati bloccati con le manganellate. Tensione altissima tra polizia e manifestanti davanti alla sede della Banca d'Italia. Decine di indignati dei centri sociali e universitari di Bologna hanno tentato di entrare nella sede dell'istituto, come annunciato da diversi giorni. E sempre a Bologna c'e' stata un'irruzione negli uffici della Corte d'Appello.

Le manifestazioni degli indignados sono «per molti aspetti comprensibili». Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo, tra i primi a commentare la mobilitazione. Secondo il Presidente di Italia Futura «il problema dei giovani è il problema principale di questo Paese. Uno su quattro non ha lavoro, la non crescita colpisce i giovani. Sento tanto parlare dei loro problemi e del precariato ma poi non vedo delle azioni tendenti ad affrontare veramente questo problema».

La rete mondiale degli indignados da appuntamento a sabato 15 ottobre, quando sono in programma manifestazioni in oltre 700 città ed 80 paesi in tutto il mondo. A Roma i dimostranti si riuniranno in un corteo che partirà alle 14 da piazza della Repubblica e arriverà a piazza San Giovanni. La manifestazione nazionale è organizzata dal Coordinamento 15 ottobre, che raccoglie circa 50 sigle fra associazioni politiche, sindacali e di precari, fra le quali la Fiom, Legambiente e Il Popolo viola. Quella italiana si unirà alle manifestazioni di altre città di tutto il mondo, organizzate dal movimento "United for Global Change" che tramite facebook e twitter sta raccogliendo adesioni e diffondendo aggiornamenti e programmi delle proteste internazionali. Nelle varie città in questi giorni si stanno tenendo assemblee dei vari coordinamenti per decidere il programma del 15 ottobre: a Londra, per esempio, i partecipanti hanno già annunciato che tenteranno un'occupazione della Borsa, mentre a New York, dove da quattro settimane i dimostranti di Occupy Wall Street sono accampati nel Financial District, a Liberty Plaza ci sarà prima un forum con Charles Reindhart e poi un'assemblea speciale a partire dalle 19 ora locale. In Italia il movimento dialoga continuamente con i propri attivisti o semplicemente con quanti volessero avere maggiori informazioni attraverso i principali social network. Insomma, la mobilitazione a cui si sta assistendo in queste ore è solo l’inizio.