Giovanni Tizian: un giovane cronista sotto scorta

di Francesco Enrico Gentile

Il redattore de “La Gazzetta di Modena” e de “Linkinesta” minacciato per il suo lavoro di cronista. (Francesco Enrico Gentile)

linea_gotica_giovanni_tizian A chi racconta che la mafia al Nord non esiste, a chi minimizza pensando che Camorra, Mafia e N’drangheta siano vicende esclusivamente meridionali Giovanni Tizian ricorda, dal 2006, che non è così.

Lo scrive da tempo non su un quotidiano meridionale ma dalla Gazzetta di Modena, Emilia-Romagna, Padania.

Nel suo libro “Gotica”, edito da Round Robin, il trentenne giornalista racconta, con dati, cifre e nomi, come le mafie abbiano da tempo “oltrepassato la linea” permeando il tessuto produttivo ed economico del Settentrione facendosi imprese.

Risultato del suo lavoro? Giovanni Tizian è sotto scorta, minacciato dai clan, infastiditi dal suo lavoro di cronista preciso, dettagliato, curioso. Da più di quindi giorni Giovanni è accompagnato da due poliziotti a cui deve comunicare, preventivamente, spostamenti e necessità.

Come in un dejà vu il lavoro del cronista, che non intende essere eroe ma solo narratore, incontra la paura e la minaccia. A tutti il dovere di dimostrare che in Italia chi racconta, non è solo.