Roma. Dall'Argentina è di scena Bizzarra, l’opera teatrale unconventional

di Anna Laudati

All’Angelo Mai di Roma in scena fino al 23 dicembre uno spettacolo che ibrida teatro e soap-opera, tra comicità e dramma sullo sfondo della crisi economica e culturale che lega tante realtà attuali. (Flavia Miccio)

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Un successo strepitoso per lo spettacolo Bizzarra, in scena al teatro dell’Angelo Mai di Roma, che alla prima del 19 ottobre ha richiamato più di 300 spettatori, oltre a tutti quelli che non sono riusciti ad entrare e alla stampa accorsa per non perdere quello che è stato definito lo spettacolo dell’anno. Bizzara è una teatro-novela, nata dall’idea e dall’estro creativo di Rafael Speregelburd nel 2003 a Buenos Aires, come gesto di reazione culturale alla crisi economica argentina.

Per lo spirito con cui è nata questa opera di teatro sperimentale, per la sua bellezza straordinaria e la sua comicità a tratti struggente, che ben si sposa con la situazione economica e culturale che il Belpaese sta vivendo, è stato deciso di realizzarla anche qui in Italia, con una prima versione che è stata presentata al teatro Bellini di Napoli, durante il Napoli Teatro Festival, con adattamento drammaturgico in napoletano e cast artistico diretto da Manuela Cherubini, che ha portato anche a Roma lo spettacolo, insieme alla regia di Giorgina Pilozzi.

Impresa da kolossal, quella che sta dietro alla costruzione di questo spettacolo: dieci appuntamenti di circa due ore ciascuno, quattro repliche ed il coinvolgimento di più cento tra attori, comparse, ballerini, musicisti, costumi, trucco e scenotecnica. Il tutto per raccontare una storia d’amore ricca di intrighi, suspense, rivelazioni ed intrecci di personaggi in perfetto stile soap opera. Senza voler svelare la trama, la storia si costruisce intorno a due sorelle, Velita e Candela, due ragazze dalle vite molto diverse. Povera ed affamata la prima, ricca e tormentata la seconda, le loro vicende si intrecceranno con esiti inaspettati, scontrandosi anche con quelle del protagonista maschile Julio Osvaldo Tramutola, che si innamora di una delle due . Sullo sfondo pulsano le angosce di un paese in ginocchio, travolto da scioperi, picchettaggi e rivolte popolari.

L’originalità teatrale si è sposata con una perfetta campagna promozionale fuori dalle righe: Bizzara ha letteralmente invaso il Web con le sue mucche pazze, creando una campagna di marketing intelligente, ironica, funzionale e soprattutto low cost, in linea con le origini stesse dello spettacolo. Non sono passati inosservati anche i volantini pubblicitari che invitavano a non andare a vedere lo spettacolo, a boicottare il teatro, sulla scia della rivolta e della protesta sociale, e gli album di figurine con i personaggi della soap, che invitano a partecipare al concorso per vincere l’abbonamento alle dieci puntate all’Angelo Mai.

Lo spettacolo sarà in scena fino al 23 dicembre, e per chi non riuscisse a seguire tutte le puntate, a gennaio 2011 già è stata organizzata una maratona di dieci giorni per replicare tutti gli episodi.