Clint Eastwood alla ricerca dell’Aldilà in “HereAfter”

di Caterina Ferrara

Nelle sale la nuova pellicola del regista americano prodotta da Steven Spielberg. Sorprende sempre l’americano Clint Eastwood, che porta nelle sale cinematografiche il suo HereAfter, affrontando un tema tremendamente delicato ma sempre d' effetto come quello della vita oltre la morte. (Caterina Ferrara)

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A 80 anni suonati l’ispettore Callaghan, che segnò il suo successo in Italia grazie ai western di Sergio Leone, oggi è oltre che un eccellente attore, un ottimo regista, produttore e autore di colonne sonore. Vincitore per ben cinque volte della tanto agognata statuetta d’oro degli oscar e di altrettanti cinque Golden Globe, Eastwood torna sul set per una produzione firmata Steven Spielberg che ha come protagonista l’Aldilà. La capacità di contattare il mondo dei morti ma anche di “vedere” quel che ci aspetta alla fine del viaggio, è il tema conduttore della pellicola per la quale il regista si è avvalso nuovamente della collaborazione di Matt Damon come già capitato per Invictus (2009).

Un trailer ingannevole, nasconde una trama inaspettata per il nuovo film in cui Matt veste i panni di George Lonegan, un operaio americano che lotta contro un incredibile dono: vedere al di là della vita. Deciso a negare le sue abilità sovrannaturali per vivere un'esistenza normale, George lavora in fabbrica e coltiva la passione per lo scrittore inglese Dickens. Proprio questa passione lo condurrà a Londra, dove per caso conoscerà gli altri personaggi del film: il piccolo Marcus che ha da poco perso il fratello gemello di cui sente disperatamente la mancanza e Marie, la giornalista di successo che, scampata miracolosamente allo Tsunami, abbandona la carriera televisiva per scrivere un libro sulla sua esperienza post-mortem.

Il destino lega le vite di George, Marcus e Marie che solo insieme riusciranno a trovare nella vita le risposte sulla morte. Un argomento rischioso, dunque, ma proposto in maniera toccante e tenera, senza cadere in facili banalizzazioni. Una storia, sceneggiata da Peter Morgan, da seguire con attenzione attraverso i suoi rocamboleschi salti di ambientazione che al termine ricondurranno al filo unico conduttore dell’umanità. Privo di retoricità, HereAfter non offre lezioni né verità assolute ma semplicemente induce a riflessioni e interrogativi circa la comune sorte degli uomini.

Guarda il trailer del film: