Boris al cinema da oggi primo aprile

di Simone Scarpati

Altro che profezia Maya. La vera data da segnare sul vostro calendario di cinefili appassionati è una sola: 1° aprile 2011. Data di uscita di Boris il film, pellicola tratta dalla serie tv cult “Boris”. (Simone Scarpati)

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Non occorre che siate degli esperti conoscitori delle tre serie del telefilm andate finora in onda, per apprezzare la genialità e l’irriverenza di questo film. L’opera in questione, infatti, promette di divertire tutti, dai fan sfegatati della serie allo spettatore “novizio”. L’importante è che abbiate voglia di godervi 105 minuti circa di ironia e comicità “intelligenti”, lontani anni luce dallo stile pecoreccio e di “basso profilo” a cui, purtroppo, ci ha abituati la commedia italiana odierna fatta di troppi cine-panettoni e troppe volgarità fini a se stesse.

Ma veniamo alla trama.

Il regista René Ferretti (interpretato da Francesco Pannofino) ha finalmente l’occasione di fare un film d’autore dopo una vita passata a dedicarsi a serie televisive di serie B (ne citiamo una su tutte: “Occhi del cuore”). Ma il passaggio dal piccolo al grande schermo si rivela tutt’altro che piacevole. Saltando dalla padella nella brace, potremmo dire, Ferretti si ritrova in un mondo del cinema tutt’altro che favolistico, a dover fare i conti con sedicenti artisti, prime donne viziate e tecnici alquanto snob. A questo punto a René non resta che una cosa da fare: richiamare la sua vecchia troupe per realizzare la trasposizione cinematografica del libro “La Casta”.

Se per René Ferretti il passaggio dalle serie televisive al cinema sarà a dir poco traumatico, non possiamo dire lo stesso – e mano male! – per il trittico di registi/sceneggiatori di Boris (formato da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo) che, anche sul grande schermo, non incontrano né difficoltà né timori nell’utilizzare la loro irriverenza e la loro spiccata propensione al “politicamente scorretto” per far ridere a crepapelle il pubblico con battute fulminanti e situazioni paradossali.

Passando dalla fiction televisiva al cinema, è ovvio che anche il soggetto della derisione cambi, diventando appunto il mondo del cinema con le sue contraddizioni la sua patinatura e i suoi falsi miti. A dimostrazione del fatto che la critica spietata che “Boris il film” fa del mondo del cinema non risparmia proprio nessuno, nemmeno i nomi “sacri” della nostra cinematografia, segnaliamo il simpatico cameo di Nicola Piovani (e del suo oscar) che prende la cosa con molta sportività e molta leggerezza impreziosendo così un film già perfetto nella forma e nei contenuti.

Guarda il trailer del film: