“Il rito”. L’esorcismo torna in scena al cinema

di Caterina Ferrara

Tra scetticismo e fede Anthony Hopkins si riconferma ancora una volta uno straordinario attore. (Caterina Ferrara)

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Supera se stesso Anthony Hopkins presente in questi giorni sugli schermi ne “Il rito” di Michael Håfström, film tratto da un libro di Matt Baglio ispirato a vicende realmente accadute. Il ruolo è quello di Padre Lucas, un prete dai metodi poco ortodossi che si occupa da anni di casi di possessione demoniaca e che ora è chiamato a guidare, nella lotta tra scetticismo e fede, il giovane seminarista Michael Kovak (Colin O'Donoghue), recatosi in Vaticano per seguire un corso per esorcisti.

Una sceneggiatura semplice ma intensa quella di Michael Petroni, che rende abbastanza sobria la pellicola rispetto al classico genere Horror a base di demoni ed esorcismi e tende a farne più un’opera di vera interpretazione drammatica. Girato Tra Budapest e Roma, il film vede nel suo cast la presenza di diversi attori italiani tra cui la beneamata Maria Grazia Cucinotta che in realtà, quasi in sintonia con l’atmosfera dark, come un fantasma compare e scompare nel giro di pochi minuti senza pronunciare alcuna battuta.

Dopo alcuni anni di assenza l’esorcismo torna così di moda nel mondo cinematografico finendo in questo caso per essere più un pretesto che l’oggetto vero e proprio della rappresentazione. Difatti vero nodo della questione è se scegliere di credere o non credere al divino riconsiderando un elemento fondamentale non trascurabile: chi crederà in Dio dovrà necessariamente credere nel Diavolo.

Con l’avanzare della trama emerge però chiara un’evidenza: alla fede non si può sfuggire poiché questa corrisponde oltre che a una scelta ad un dono per cui chi lo riceve non può sottrarsi ad essa e chi ne manca non può fare a meno di dubitare. Padre Lucas sottolineerà più volte che gli atei sono sempre alla ricerca di prove, ma quanti cercano qualcosa non lo fanno forse ritenendo in fondo che essa esista? Il vero ateo sembrerebbe piuttosto colui che non ha bisogno di trovare alcuna verità.