Roma. Scenderanno in piazza i giovani “non disposti a tutto”
La campagna è diventata rete, la rete protesta e la protesta diventerà azione. La Cgil muove la campagna di comunicazione "GIOVANI NON + DISPOSTI A TUTTO", e da appuntamento a tutti per la manifestazione a Roma del 27 novembre. Guarda il video. (Flavia Miccio)
Svelato il mistero che si celava dietro la campagna virale diffusa nell’ultimo mese nelle principali città d’Italia, firmata dal fantomatico gruppo di Giovani Disposti a tutto, di cui abbiamo parlato gia la settimana scorsa.
Dopo circa un mese di manifesti ironici e provocatori che hanno invaso strade, locali e università, suscitando la curiosità ed il consenso da parte di molti, la fase di reveal è finalmente arrivata a chiarire i mandatari e gli obiettivi di questa campagna ad effetto: è la CGIL che ha deciso di dare voce e corpo unico a tutti i precari, e ha iniziato a dare un nome ben preciso ai problemi con questi devono convivere quotidianamente: umiliazione, frustrazione, sfruttamento e rabbia.
Da qualche giorno i manifesti firmati da Giovani disposti a Tutto, sono stati ricoperti di un bollino rosso con su scritto NON +, ed il sito è stato letteralmente occupato dal nuovo viral team Giovani “Non più disposti a tutto”. E proprio durante lo scorso weekend gli stessi manifesti hanno riportato una data, quella del 27 novembre, durante la quale si terrà la prima manifestazione di Non +, per protestare contro le continue ed incessanti richieste ricattatorie del mondo del lavoro e rivendicare più diritti e democrazia. Obiettivo, dire al Governo che i giovani non sono più disposti a tutto, che i ragazzi che hanno studiato e che hanno competenze e voglia di imparare, meritando qualcosa di più.
Per sostenere le lotte dei lavoratori e dei pensionati, e per guardare al futuro dei giovani, partendo da una presa di coscienza di ciò che sta accadendo, i manifestanti del 27 novembre si riuniranno nella capitale in due cortei che partiranno alle ore 9 da Piazza della Repubblica e Piazzale dei Partigiani e che insieme confluiranno a Piazza San Giovanni. Una manifestazione dopo la quale, come ribadito dal Comitato Direttivo del 16 e 17 settembre, “misurate le risposte”, la CGIL “deciderà la prosecuzione della mobilitazione ed il sostegno alla Piattaforma, anche attraverso lo Sciopero Generale.
I temi caldi della mobilitazione saranno innanzitutto il lavoro stabile e dignitoso, la riforma degli ammortizzatori sociali, la contrattazione che oggi sempre più minacciata dalle scelte della Fiat, Federmeccanica e del Governo, e ancora l’equità fiscale, il welfare, il mezzogiorno. Tutti in piazza quindi per denunciare una situazione drammatica che tocca tutta l’Italia e tutte le fasce d’età, in particolare tutti quei lavoratori che risultano invisibili e facilmente ricattabili a causa delle proprie condizioni di lavoro, e che nemmeno riescono ad essere iscritti ad un sindacato.
La manifestazione del 27 va a concludere la storia dell’innovativa campagna della CGIL, un’azione che ha attraversato l’Italia con Flash mob, proiezioni, assemblee e aperitivi, con la speranza che la mobilitazione non si fermi qui, e riesca a portare ad un cambiamento reale.
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