Il Forum Nazionale dei Giovani propone al Governo di garantire mutui per le giovani generazioni

di Francesco Gentile

L’organismo guidato da Antonio De Napoli lancia al Governo una proposta: ridistribuiamo il sostegno al sistema bancario nell’economia reale con azioni di sostegno alle giovani generazioni. (Francesco Enrico Gentile)

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“Ieri abbiamo inviato al Governo una proposta al Governo concreta, costruita sulle basi del decreto “Salva Italia” e di una delibera del Board BCE”. Così, in un comunicato diffuso oggi, Antonio De Napoli, Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani, annuncia l’ultima mossa dell’organismo da lui guidato.

 

La proposta è semplice e lineare: spostare la garanzia dello Stato dalle obbligazioni emesse dalle banche ai mutui richiesti dalle giovani generazioni sia per acquistare casa che per avviare una piccola e media impresa.

La nota diffusa dal Forum Nazionale dei Giovani fa riferimento al decreto “Salva Italia”, emanato lo scorso 6 dicembre come primo atto del Governo tecnico guidato da Mario Monti.

Tra gli articoli del decreto vi è la possibilità per le banche di emettere obbligazioni garantite dallo Stato per rendere più solide le obbligazioni stesse.

Una possibilità colta al volo dagli Istituti bancari che ad oggi hanno emesso obbligazioni per 40 miliardi di euro; approfittando della decisione del board della BCE dello scorso 8 dicembre che consente di diversificare la natura dei titoli emessi, il Forum Nazionale ha deciso di lanciare le sue proposte.

“Lo Stato - questa è la posizione del Forum nazionale- potrebbe concedere la sua garanzia non più esclusivamente sulle obbligazioni bancarie, ma anche sugli stessi mutui, soprattutto quelli richiesti da giovani o giovani famiglie sia per acquistare un’abitazione che per sviluppare una PMI, che le banche potrebbero poi cartoralizzare per rifinanziarsi presso la BCE”.

In pratica: utilizzare meccanismi finanziare per trasferire nell’economia reale possibilità, credito e sostegno.

Insomma, il Forum Nazionale dei Giovani ha avviato un percorso che, partito dalle consultazioni del Governo Monti negli scorsi mesi, lo vede sempre più interfaccia del Governo sulle vicende giovanili e generazionali.

In un Paese che sconta sempre di più una sclerotizzazione non solo del ceto politico ma anche del dibattito delle idee, è un bel segnale.