"Fondamentale per una svolta innovativa della politica il coinvolgimento dei giovani"
.
Trentenne napoletano è impegnato sul fronte politico dai tempi dell’università quando fondò e guidò, per otto anni, la Confederazione degli studenti. Dal 2001 nello staff dell’assessore del comune di Napoli Casimiro Monti, nel luglio 2004 diventa, e lo è tutt’oggi, Assessore della Provincia di Napoli, nella giunta guidata da Dino Di Palma con le deleghe all’Agricoltura, ai parchi e alle aree protette, alla forestazione e alla protezione civile. Assessore Borrelli, lei per tanto tempo e’ stato definito come “l’enfant prodige” della politica napoletana. Come è stato dover convivere per lungo tempo con una definizione del genere?“Al di là delle definizioni, mi ha fatto piacere sapere che il mio nome era accostato alla politica fatta dai giovani perché credo che sia fondamentale l’impegno delle nuove generazioni che possono portare maggiori novità, entusiasmo e, spesso, competenza in un campo dove è difficile che ci sia ricambio generazionale”.
L’attuale Ministro della Gioventù ha poco più di trent’anni. Pensa che sia solo una scelta di facciata o invece è il segno di una crescita, nel paese, della consapevolezza di affrontare la questione generazionale? “E’ una delle note positive di questo Governo che ho sottolineato sin dall’inizio. Credo che sia stata una decisione coraggiosa affidarle l’incarico di Ministro della gioventù perché credo che sia una delle pochissime volte in cui a discutere di problematiche giovanili ci sia una persona giovane che quelle problematiche le conosce. Dispiace, comunque, che quella che dovrebbe essere un’ovvietà deve essere salutata come una grande conquista. E forse questo mi fa temere che siamo di fronte solo a un’operazione di facciata e non a un vero cambio”.
La sua esperienza politica parte, come sappiamo, dalla fondazione de “La Confederazione degli Studenti”. È di questi giorni la riproposizione dell’antica polemica sul costo dei libri che insieme ad un rincaro in genere dei prezzi rischia di mettere in seria difficoltà le famiglie. Come può un pubblico amministratore incidere su fenomeni del genere? “E’ chiaro che siamo in un libero mercato e lo Stato, attraverso le varie Amministrazioni, non può imporre prezzi, ma può vigilare per evitare che si creino cartelli e trust che riducano la concorrenza e danneggino i consumatori. E’ comunque importante che le Istituzioni siano vicine a quei commercianti e a tutti i protagonisti del mercato che decidono di invertire la rotta, come è capitato recentemente con un gruppo di panificatori e di pizzaioli che hanno deciso di vendere il pane al prezzo massimo di 1,80 €uro e la pizza margherita da asporto a non più di 3,50 €uro. E’ un segnale importante che abbiamo deciso di sostenere indicando i negozi che hanno aderito con la scritta Ok. Il prezzo è giusto”.
Avviciniamoci alla nostra realtà. Lei e’ impegnato nell’esperienza di assessore provinciale e quindi vive da vicino tutte le difficoltà in cui si dibatte la Campania, Napoli e la sua Provincia. La nostra terra rischia di diventare sempre meno ospitale per le giovani generazioni. Che fare? “E’ necessario un impegno forte proprio da parte dei giovani che non devono cedere alla facile soluzione di andare via dalla terra in cui sono nati e in cui si sono formati, ma devono invece restare per combattere e far sì che la nostra regione possa riprendere il cammino di sviluppo e di crescita sociale ed economica. E’ chiaro che sarà determinante creare un giusto clima di legalità e per far questo, insieme all’impegno delle Istituzioni e delle forze dell’ordine, è fondamentale il lavoro di tutti noi per superare definitivamente il lassismo che si è creato nei confronti delle piccole illegalità diffuse”.
Quattro anni a capo di un assessorato. Quale il bilancio? “E’ un bilancio positivo frutto di tante iniziative portate avanti. Giusto per ricordare le più recenti, mi piace sottolineare l’impegno per aumentare l’offerta sanitaria nei Comuni montani per combattere l’abbandono delle campagne che potrebbe provocare la perdita di tanti prodotti tipici del nostro territorio. E a proposito di prodotti tipici sono tanti i progetti che abbiamo portato avanti per tutelarli e su tutti ricordo il successo che abbiamo ottenuto salvando la vacca di razza agerolese da cui otteniamo il latte per produrre il provolone del monaco. Grazie al nostro progetto sono aumentati i capi allevati. Molte anche le iniziative con la protezione civile. Penso per esempio alla campagna A casa tranquilli con la quale abbiamo girato la provincia di Napoli per sensibilizzare i giovani a una guida responsabile. E ci piace credere che è stato anche grazie al tir protagonista della campagna che gli incidenti e i morti sulle nostre strade, in base ai dati forniti da polizia stradale e carabinieri, sono diminuiti. Senza dimenticare che abbiamo avviato la colonna mobile provinciale della protezione civile con una sala operativa e un numero verde per rendere più efficaci ed efficienti gli interventi dei nostri volontari, come dimostrano gli ottimi risultati ottenuti nella lotta contro gli incendi boschivi dove, quest’anno, abbiamo ottenuto una riduzione del 60%. Forte anche l’impegno per le aree protette a cominciare dall’impegno per la costituzione del Regno di Nettuno. Tante anche le iniziative in difesa della legalità nei settori di mia competenza. E’ il caso della battaglia contro la panificazione abusiva portata avanti grazie alla preziosa collaborazione dell’arma dei Carabinieri che ringrazio nuovamente nella persona del Comandante Maruccia. Insomma un buon lavoro che, credo, lascerà qualche segno importante”.
Progetti futuri? “Per il momento, concludere tutti i progetti ancora in corso fino alla fine del mandato del Presidente Di Palma e, al tempo stesso, riprendere quel dialogo, a dire il vero mai interrotto, con i cittadini. Penso, però, a forme che vadano anche al di là del partito politico, riscoprendo l’associazionismo in grado di coinvolgere anche quelle tante persone che mai si avvicinerebbero alla politica attraverso le tradizionali organizzazioni”.