Radio Siani: i giovani anticamorra minacciati
Un uomo, appena scarcerato, si è introdotto nei locali minacciando i giovani anticamorra. (Francesco Enrico Gentile)
![Radio-Siani](/images/stories/2012/aprile/Radio-Siani.jpg)
Non si occupano, infatti, solo di musica, ma decidono di dedicare il loro impegno, volontario e gratuito, a un’attività che richiede sempre una dose enorme di coraggio: la lotta alla criminalità organizzata.
Può capitare tuttavia che gli stessi giovani siano però oggetto di minacce e di tentativi di aggressione.
Questa è la storia di RadioSiani, web radio per la legalità, nata ad Ercolano, paese dell’hinterland vesuviano, nata pochi anni fa e con sede in un bene confiscato alla camorra.
È di oggi la notizia che, nel tardo pomeriggio del 20 aprile, un uomo noto alle autorità giudiziarie e appena scarcerato, abbia minacciato i ragazzi della Radio al grido di “Guarda ‘sti scemi, fanno parte dell’antiracket”.
L’uomo prontamente denunciato dai ragazzi è stato poi arrestato.
Numerosi gli attestati di solidarietà ai ragazzi. Il Presidente di Amesci, Enrico Maria Borrelli, in una nota scrive: “Il lavoro che i ragazzi svolgono con la Radio nel territorio di Ercolano deve essere un esempio per i tanti cittadini e giovani che reputano insopportabile la presenza criminale nelle nostre città”
La storia di Radio Siani è la storia di alcuni giovani campani che, stanchi di subire, hanno deciso di mettere insieme la loro rabbia e la loro indignazione per provare, insieme, a cambiare le cose.
Antiracket, impegno e denuncia sociale, musica e arte: su queste direttrici si muove il loro impegno per liberare le terre della Campania dalla presenza criminale.
Una storia positiva che infonde speranza e ottimismo in chi crede che, senza impegno dei cittadini, le mafie difficilmente potranno essere sconfitte.