Il Neo- ministro Riccardi: Il Servizio Civile è uno strumento che stiamo perdendo”

di Francesco Gentile

Nel corso dell’odierna audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati il fondatore della Comunità di Sant’Egidio parla del Servizio Civile. (Francesco Enrico Gentile)

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Il Ministro Riccardi, nel corso della sua audizione alla Commissione Affari Costituzionale della Camera dei Deputati ha manifestato la sua preoccupazione sullo stato del Servizio Civile. Nel rispondere alle sollecitazioni dell’Onorevole Rivolta della Lega Nord, il neo-ministro ha affermato “ Il Servizio Civile è uno strumento che stiamo perdendo. Dobbiamo prestare attenzione.”

“In riferimento al discorso della cittadinanza e dell’integrazione stiamo ragionando su come il Servizio Civile possa aiutare questo processo” ha continuato il fondatore della Comunità di Sant’Egidio.

Effettivamente la situazione odierna del sistema Servizio Civile è più che preoccupante. Un indicatore “istituzionale” dello stato di difficoltà che tutti gli enti, a partire dall’Amesci, denunciano è rappresentato dal contatore dei giovani in servizio presente sul sito ufficiale del Servizio Civile Nazionale.

Sono solo 9.663 i volontari in servizio; pochi, visti i numeri degli scorsi anni.

Il dato drammatico è però un altro: secondo una proiezione del Forum Nazionale del Servizio Civile nel 2013 saranno solo 4.000 i ragazzi e le ragazze italiane che potranno impiegare un anno della loro vita in attività di “difesa non armata della Patria.

«I tagli che sono stati effettuati al Fondo Nazionale per il Servizio Civile - scrive Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum -, hanno creato non poche difficoltà al sistema, costringendo l’Ufficio Nazionale a dilazionare l’avvio in servizio dei 20.000 giovani selezionati con il bando dello scorso settembre. Per il Forum questa «è una soluzione che risolve un problema creandone un altro: nel 2013 resteranno fondi per non più di 4.000 volontari. A causa di questa scelta è molto probabile un collasso del sistema. Gli enti avranno difficoltà ad investire le loro energie e le loro risorse, privi della certezza di investire nella direzione giusta».