Servizio civile e Dipartimento della Gioventù verso la fusione?

di Francesco Gentile

Indiscrezioni su un possibile accorpamento delle due strutture. (Francesco Enrico Gentile)

ragazzi_servizio_civile Dopo mesi di discussioni e riflessioni sulla possibile cessazione delle attività del Servizio Civile Nazionale, ricominciano le discussioni e le proposte per migliorare e rendere più efficace il funzionamento dell’intero sistema.

Una delle ipotesi in campo è la possibile fusione tra la struttura dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e il Dipartimento della Gioventù con un’armonizzazione complessiva dell’intero sistema, come anticipato da Raffaele De Cicco, dirigente dell'UNSC.

Al netto delle difficoltà tecniche legate alla fusione di due strutture di cui una, l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, istituito con la legge 230 del luglio del 1998, un possibile accorpamento pone una serie di interrogativi soprattutto di ordine “culturale”.

Unificare le strutture, infatti, è il preludio ad una gestione politica del Servizio Civile come strumento di politiche giovanili?

Dal punto di vista finanziario, il Fondo Nazionale andrà a sommarsi alle disponibilità del Dipartimento della gioventù?

Sotto questo punto di vista, la scelta coraggiosa del Ministro Riccardi di rifinanziare il Servizio Civile con risorse del Ministero della Cooperazione sembra andare in questa direzione.

L’ipotesi insomma rischia di innescare reazioni non prevedibili tra gli enti, i giovani e, perché no, anche tra i dipendenti della struttura.

Si apre una fase nuova per il Servizio Civile Nazionale che Servizio Civile Magazine seguirà, come sempre, con attenzione.