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"Servizio Civile Nazionale in Campania: Impegno e Amore a sud del tuo cuore"
"Servizio Civile Nazionale in Campania: Impegno e Amore a sud del tuo cuore" è lo slogan premiato dall’Assessore regionale alle Politiche sociali Rosa D'Amelio, oggi al Palazzo Armieri in seguito al concorso bandito dalla Regione Campania per l'anno 2007 e rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni residenti in Campania. Tre i vincitori del concorso che sono stati premiati: 1° classificato, Anna Giordano ; 2° classificato, Erica Piscitelli "Vien…te stamm' aspettann"; 3° classificato, Antonio Calandriello "Un vulcano di vita, un mare d'esperienze".
Questionario anticamorra: presentati i dati della settima edizione
A Napoli, un ragazzo su tre non ha fiducia nelle forze dell'ordine e crede che sia impossibile sconfiggere la camorra. E' uno dei dati emersi dal questionario anticamorra promosso dall'Associazione studenti napoletani contro la camorra con il patrocinio e la collaborazione della Provincia di Napoli, de
Servizio Civile: anche la Sardegna ha la sua legge regionale
di Francesco Enrico Gentile (f.gentile@serviziocivilemagazine. it)
Servizio Civile: con quale meglio gioventù
da redazione
Servizio Civile: con quale meglio gioventu’.
Questo il titolo dell’incontro organizzato da CESC e dall’Associazione Mosaico previsto per il 23 novembre.Il convegno, che si terrà a Roma presso il Centro Congressi Cavour, si pone come momento di riflessione sull’Identità del Servizio Civile all’estero e sulla crescente flessione di adesione dei giovani al Servizio Civile.Nel corso dell’incontro, che vedrà la partecipazione di Diego Cipriani, Direttore dell’UNSC, del Sottosegretario De Luca, di L.Palazzini Presidente della Consulta Nazionale del Servizio Civile e di Giulietto Chiesa parlamentare europeo, verrà anche presentata una ricerca sui giovani volontari del 2007 realizzata da CESC project
Il 15 novembre in Consiglio dei Ministri il d.d.l. sull'autosufficienza
da rassegna.it
Se approvato, sarà presentato come collegato alla Finanziaria. Lo ha detto il ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero, nel corso di un'audizione in Commissione Affari sociali della Camera.
CNESC: Il servizio civile non è la stampella del welfare
Un terzo di tutti i ragazzi del servizio civile dovra' essere destinato all'assistenza di persone con gravi disabilita'. Lo prevede l'articolo 55ter della Finanziaria secondo la commissione Bilancio del Senato.
Ma la CNESC, Conferenza nazionale enti servizio civile, non ci stà: "Questa misura rischia di fare del servizio civile l'ancella di un welfare che non e' in grado di proteggere i cittadini" - denuncia in un comunicato stampa di oggi.
Se questo articolo venisse approvato segnerebbe in modo pesante l'identita' del servizio civile nazionale, facendo prevalere il suo carattere di sostegno al sistema di welfare e dei servizi sociali a discapito delle finalita' educative e promozionali".
La Valle d'Aosta vara la legge sul servizio civile regionale
Anche la Valle d’Aosta, dopo Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana e Veneto, ha istituito sul proprio territorio il servizio civile regionale . Il disegno di legge che disciplina questa opportunità per i giovani e che, nello stesso tempo dà attuazione al sul territorio valdostano al servizio civile nazionale, è stato votato all’unanimità dal Consiglio regionale ieri mercoledì 7 novembre.
“Con questo provvedimento - ha spiegato André Lanièce, relatore in aula del disegno di legge -
andiamo a definire proprio gli ambiti e le modalità in cui si
concretizza in Valle l'impegno volontario dei nostri giovani. La
Regione istituisce quindi un servizio civile regionale, con
caratteristiche proprie, finalizzato alla diffusione nella società
valdostana dei principi di libertà, responsabilità e solidarietà che ne
costituiscono il fondamento" .
Lettera del Sottosegretario De Luca ad esseciblog
Care ragazze e ragazzi,
è un vero piacere per me constatare - attraverso il forum ospitato da Esseciblog - la vostra “passione” nei confronti del servizio civile e avere conferma, ancora una volta, che in tanti fra coloro che intraprendono questa esperienza ritengono che sia, nel suo complesso, molto positiva e portatrice di valori che ritengo fondamentali per lo sviluppo della nostra società del futuro: la pace, la responsabilità, la partecipazione, la solidarietà.
In più occasioni, ho ribadito che il servizio civile nazionale si trova oggi ad un bivio: c’è bisogno, dopo anni di crescita tumultuosa, di riflettere per cercare di capire quali siano le criticità e quali aspetti di questa proposta debbano essere cambiati.
Lo smog cittadino è un killer per le arterie
di redazione
A svelarlo è uno studio francese condotto dall'equipe di Pierre Boutouyrie, dell'ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi
Non solo per i fumatori o i malati di patologie cardiovascolari, tutti noi siamo super sensibili allo smog metropolitano che agisce come un velocissimo veleno per le nostre arterie. A svelarlo è uno studio francese condotto dall'equipe di Pierre Boutouyrie, dell'ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi. La ricerca - pubblicata su 'Hypertension' - dimostra che le arterie sono supersensibili soprattutto agli inquinanti gassosi, anche nei soggetti più giovani e sani. E alle più piccole variazioni nella concentrazione atmosferica di queste sostanze, diminuisce la loro capacità di dilatarsi in risposta al bisogno di ossigeno e nutrienti nell'organismo. In altre parole, la funzionalità della parete arteriosa (endotelio) cala in risposta ai livelli di smog urbano.
Gioventù bruciata?
Emergenza generazionale. La chiama così Federico Mello, classe 1977, fondatore del seguitissimo sito Internet generazioneblog.it e autore de L’Italia spiegata a mio nonno, (Mondadori) che illustra, cifre alla mano, i travagli dei suoi coetanei. «Welfare per noi è una parola senza senso», sospira Mello. E ancora: «La precarietà si sta mangiando il futuro, quanti assegni a vuoto con la nostra firma sono stati emessi»?
La storia è ormai nota, acclarata e documentata: la generazione dei ventenni e dei trentenni è destinata mediamente a un benessere inferiore a quello dei padri. L’ultima «generazione fortunata», per usare il titolo di un saggio di Serena Zoli dedicato a chi è nato tra il 1935 e il 1955 ed è andato (o sta per andare) in pensione. Per chi lo vuol fare, perché, come spiega Pier Luigi Celli, «il ceto dirigente oggi è formato da over 60 spesso poco propensi a mollare il potere». Oggi assistiamo a un arroccamento dei sessantenni nel Castello del lavoro e del Welfare.