#ServizioCivile

Servizio civile: boom in Sicilia

da Espresso.it

servciv.jpgL´obbligo del servizio civile per gli obiettori di coscienza è finito il 1° gennaio 2005, quando la leva è andata in pensione. La voglia dei ragazzi siciliani di farlo, invece, cresce di anno in anno. Al punto che ieri, alla scadenza del nuovo bando, per i 117 posti disponibili nei vari progetti dell´Università le domande sono più di mille. Più di mille ragazzi fra i 18 e i 28 anni disposti a dedicare fra le 30 e le 36 ore settimanali per un anno a servizi pubblici: il tutto per un compenso di 433 euro mensili.

#ServizioCivile

Riaperti i termini per l'adeguamento delle iscrizioni all'albo nazionale e agli albi regionali:

di Francesco Enrico Gentile (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

scn_logo.gifCon circolare del 23 di luglio l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile riapre i termini per l ‘adeguamento delle iscrizioni all’albo nazionale e agli albi regionali e delle Province autonome.

#Attualità

Al via la Banda larga anche per i cellulari

di Francesco Gentile (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

_internet_001.jpg

La banda larga arriva anche per i videofonini. Questa la notizia rilanciata con grande clamore dai grandi quotidiani oltre che rimbalzato nel vasto mondo della rete. E’ di qualche giorno fa la notizia che 3, azienda ormai leader nella telefonia di ultima generazione , sia ormai pronta a lanciare sul mercato la tecnologia Hsupa (High speed uplink packet access).

#Cultura

Arrevuoto: giovani energie napoletane

da DireGiovani.it

arrevuoto1507_img.jpgCos'è il trambusto che tutti riconoscono in Napoli come fosse parte integrante della città? E' disordine radicato, voglia di vivere incontenibile, attese mai soddisfatte e diritti mal interpretati. Ma non solo. Il trambusto partenopeo è un flusso di continuo movimento, è un arrevuoto. Termine oscuro a chi non è napoletano ma sintesi di un'essenza, rivoltosa eppure silenziosa.

#ServizioCivile

Decreto "tesoretto": 40 milioni per il Servizio Civile

di Francesco Enrico Gentile (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

aula_montecitorio20020228.jpgE’atteso per mercoledì il voto definitivo dell’aula di Montecitorio sul decreto che autorizza la spesa di circa 764 mln di euro, il cosiddetto “tesoretto”. In un clima di fatto estivo, tra deputati che sonnecchiavo e l’assenza vistosa dei “big” la Camera ha dato il primo via libera alla spesa di parte delle risorse economiche recuperate con l’extragettito, già al centro di numerose polemiche, non ultima quella del Governatore della Banca d’Italia Draghi che, in ascoltato dalla commissione Bilancio, ha dichiarato:

#ServizioCivile

Servizio Civile in Svizzera: civilisti per passione

da swissinfo.org

cartina20svizzera.gif

Ogni anno oltre un migliaio di giovani rifiuta di imbracciare il fucile e di vestire l'uniforme grigioverde per invece svolgere l'obbligo al servizio in ambito civile.Tra le alternative proposte agli obiettori di coscienza vi è la possibilità di trascorrere un periodo a contatto con persone in difficoltà. Reportage di swissinfo in un foyer giovanile del Canton Ticino. Paula*, 17 anni, ha il viso imbronciato. Oggi non ha voglia di parlare, non saluta nessuno. Il suo animo sudamericano - solitamente estroverso e vivace - è spento da un velo di tristezza.
#ProtagonismoGiovanile

La tecnologia al servizio della diocesi di Napoli

di Anna Laudati
Due Baby-rapinatori a undici e dodici anni con i coltelli in pugno hanno voltato pagina. Dopo aver trascorso del tempo in carcere oggi i due sono "insegnanti di informatica" nella parrocchia del rione Salicelle di Afragola.
17 anni ciascuno educano i bambini del quartiere ad utilizzare i computer per studiare scienze e giografia. Si tratta del progetto di informatica promosso dalla diocesi di Napoli e dal ministero per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione.

#Cultura

Vittorio Sgarbi a Napoli: "Che Dio ce la mandi buona"

di Anna Laudati

E' vittorio_sgarbi.jpgquesto il titolo suggerito da Vittorio Sgarbi per la mostra "Vade Retro" promossa da lui e curata da Eugenio Viola, che dopo ininterrotte polemiche passa da Milano a Napoli.
Sede dell'esposizione sarà il Castel Sant'Elmo, su uno dei panorami più incantevoli della città partenopea. Il via definitivo l'ha dato Nicola Spinosa sovrintendente al Polo Museale. Il contratto definitivo sarà firmato il 23 luglio. "Ci sono almeno 50 artisti di altissima qualità, - spiega Vittorio ad un giornalista del Mattino - forse poco conosciuti e apprezzati da Bassolino e Bonito Oliva, Oddati e il direttore del Madre, tutti espressione di una mafia che propone sempre gli stessi artisti".

A chi critica la mostra l'assessore Sgarbi suggerisce di vedere prima le opere e poi giudicare e alla Chiesa che accusa la stessa di essere oscena, l'onorevole risponde che le oscenità a Napoli sono rappresentate dall'immondizia e dalle bellissime chiese abbandonate: Libera Chiesa in libero Stato ma anche libera Arte in libero Stato!

#ServizioCivile

Per il Bando speciale i 2000 volontari saranno selezionati a prescindere dal titolo di studio

di redazione

Aveva rappresentato, per Napoli, l'altra faccia del 'patto della sicurezza': un protocollo d'intesa, napoli_b100824b-big.jpgsottoscritto l'11 giugno scorso tra Ministero della Solidarieta' Sociale, Regione Campania, Comune e Provincia di Napoli, per far si' che 2000 ragazzi potessero vivere sul territorio un'anno dedicato interamente alle proprie citta' mirato all'educazione alla legalità. Un primo passo, quello di proporre loro un servizio civile per promuovere una nuova 'rete di protezione sociale' favorendo cosi' processi di prevenzione, integrazione e coesione sociale in grado di spezzare il circuito della marginalita' e dell'illegalita' che imprigiona sempre piu' giovanissimi.

#Attualità

Bulimia e anoressia: la soluzione è dentro le mura domestiche

di Anna Laudati

bulimia8.jpgL’Anoressia è una condizione di riduzione ponderale oltre il 15 % del peso ideale, con amenorrea e alterazione della percezione corporea. La paura di ingrassare e la conflittualità con il cibo sono caratteristiche comuni sia alla Bulimia, sia all'Anoressia. Questa comune preoccupazione nei confronti della propria immagine corporea e del proprio peso, il significato simbolico che queste due manifestazioni hanno come espressione della mancata accettazione di sè, accomuna la base patologica di entrambe le patologie.

Secondo i dati raccolti dal Centro di Documentazione dell'Eurispes del 2005, sarebbero 2.200 mila le italiane che soffrono di un disturbo dell'alimentazione, di cui 80 mila i casi di anoressia e oltre 60 mila quelli di bulimia. Nei paesi occidentali industrializzati, compresa l'Italia, ogni 100 ragazze in età di rischio (12-25 anni) 8-10 soffrono di un qualche disturbo del comportamento alimentare. Il rapporto tra donne/uomini è di 9/1 per l'anoressia e di 6/1 per la bulimia.

Anche se la popolazione maschile adulta è pari ad un solo 10% del totale della popolazione anoressica, questa percentuale sta aumentando. Nei bambini il 25% degli anoressici sono maschi.
L'età di esordio è tra i 10 e i 30 anni: l'età media di insorgenza è 17 anni.
Tra la metà degli anni '50 e la metà degli anni '60 l'incidenza dell'anoressia è aumentata del 300%, tasso che sembra oggi essersi stabilizzato.

Come curarsi? Ci sono molti centri specializzati in tutt’Italia ma essendo questa una malattia che nasce in casa e in famiglia, il metodo più sicuro per superarla è affrontarla tutti insieme con mamma, papà e fratelli. Indicativa l’esperienza di un’adolescente guarita da problemi di anoressia e bulimia, in una lettera pubblicata su http://it.answers.yahoo.com/question/ di cui si riportano alcuni passaggi qui di seguito:

“… ho 18 anni e soffro di anoressia da quando ne avevo... boh, non lo so più neanche io. N soffro da quando mi ricordo. Oggi la situazione è notevolmente migliorata - di fatto posso dire di esserne quasi uscita - ma a volte ci sono ancora giorni in cui combatto contro la tentazione di non toccare più cibo, e altri in cui l'istinto di ficcarmi due dita in gola dopo pranzo è davvero forte. ma non lo faccio. non più. vedi, mia cara, il percorso per uscirne è complicato, è difficile, è massacrante, non privo di arretramenti e battute d'arresto, a volte ti chiedi "ma chi me lo fa fare?".

Non lo nego. Nulla ti rimane addosso come un disturbo alimentare, nulla è così subdolo, nulla è così restio ad andarsene. ma la sensazione di sentirmi viva, di sentirmi bene o comunque meglio, è impagabile. una volta che il fisico si assesta migliorerà anche l'umore, il rapporto con gli altri, l'autostima, tutto. ma non devi farlo per gli altri. e sai perché? Perché gli altri NON SONO TE. Possono aiutarti, ma non essere nella tua testa. Lottare contro questo male è una scelta dura, ma è una scelta che nessuno può fare per te.

Devi volerlo tu con tutte le tue forze. Senza accontentarti. senza abbassare la guardia e devi volerlo per te stessa. Anch'io all'inizio lo facevo solo per gli altri, per non farli soffrire, ma non ho combinato nulla. Quello è un mentire a se stessi, ed è solo un modo in più per aggravare le cose. Sono fermamente convinta che una parte dell'essere umano abbia bisogno di soffrire.

Ma non si può annullare una parte di se stessi. Si può ridimensionarla, però. Renderla una compagna di strada in più. Una comprimaria nella propria storia personale, non più una protagonista. Rivolgersi ad uno specialista è importante.

Ma bisogna chiedere anche tutto l'aiuto delle persone che ami e che ti amano, ognuna a loro modo. Concedersi il lusso di essere vulnerabile. Mostra la tua sofferenza quando si soffre, urla quando vuoi urlare, non nasconderti, non aver paura. Nessuno ti vorrà meno bene per questo. Ama, ama, ama, ama con tutte le tue energie. Solo l'amore può salvarti ....”.