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In viaggio tra i Giovani della seconda generazione. Intervista a Imen, 25enne tunisina
Scambio interculturale e confronto interreligioso. Imen: Dobbiamo condividere spazi e idee per poter vivere pacificamente. "Salam aleikom", la pace sia su di voi. Prosegue l’inchiesta del nostro giornale volta a conoscere i cosiddetti Giovani della II generazione, figli di immigrati, nati in Italia, che studiano, lavorano, sono impegnati nel sociale e in vari campi professionali.(di Gianfranco Mingione)
Yalla Shebab. Un ponte che dal Libano passa per la Palestina e arriva fino a Roma
Il cinema come strumento di confronto e comprensione circa la condizione giovanile del mondo arabo (di Caterina Ferrara)
Va in scena alla Casa del Cinema di Roma dal 4 al 6 giugno Yalla Shebab, la kermesse cinematografica dedicata ai ragazzi con l’obiettivo di far conoscere e comprendere la condizione giovanile dei coetanei nel Medio Oriente. “Andiamo, ragazzi”, questo il nome del festival tradotto, e lo slogan del progetto, che è stato promosso dall’Associazione di volontariato Un ponte per… e finanziato dalla Cooperazione italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri. Un Ponte per... nasce nel 1991, subito dopo la fine dei bombardamenti sull’Iraq, con lo scopo iniziale di promuovere iniziative di solidarietà in favore della popolazione irachena.
L'Italia fondata sul lavoro? A Napoli un'infermiera dà la vita per lo stipendio
Mariarca Terracciano protesta per ottenere lo stipendio che le spetta: prelevava ogni giorno 150 ml di sangue. Ieri i funerali. Per i colleghi è stata “dimenticata dalle istituzioni”. La crisi uccide: Suicidio o martirio? (di Angelo Di Pietro)
È una di quelle storie che sembrano impossibili, assurde, orribili. E noi la raccontiamo così, senza giri di parole, senza fronzoli, come è giusto che sia. Si sono tenuti oggi i funerali di Mariarca Terracciano, l’infermiera napoletana che ha protestato per ottenere lo stipendio dall’ospedale San Paolo di Fuorigrotta: ogni giorno, per quasi una settimana, si è fatta prelevare 150 ml di sangue. È deceduta due giorni fa dopo essere entrata in coma, proprio sul posto di lavoro. “Non ci sono le istituzioni, né i vertici della Asl, l'hanno già dimenticata, lasciata sola”, così si sfoga durante i funerali una collega, fuori dalla chiesa di Santa Maria di Tutti i Santi, “Non hanno capito il suo gesto”.
Un Centro Prevenzione Donne in ricordo di Federica Ranieri
Si moltiplicano le iniziative per ricordare Federica che non c’è più (di Mariella Vinci)
Dopo la cisterna per il recupero delle acque, la saletta medica in collaborazione con
Giovani: comunicazione e giornalismo 2.0
La scienza oggi si comunica tramite il web. Questo il dato emerso dai lavori della “Seconda Scuola Internazionale di Comunicazione e Giornalismo scientifico” (di Caterina Ferrara)
E’ terminata ad Erice (Sicilia) la seconda edizione della Scuola Internazionale di Comunicazione e Giornalismo scientifico, che ha visto come tema centrale di quest’anno le ultime frontiere della scienza per la salute. Cinquantacinque circa i partecipanti coinvolti, tra relatori e studenti, nella Scuola che ha raccolto giovani provenienti da ogni parte del mondo con un interesse comune: comunicare la scienza attraverso la scrittura. Cairo, Grecia, Israele, Italia, Olanda, alcuni dei paesi di provenienza degli allievi che, grazie ad esperti del settore, hanno appreso competenze e strumenti per il loro futuro da giornalisti e comunicatori scientifici.
Piero Angela. Al Salone Internazionale del Libro una Lectio Magistralis sulla comunicazione
“Chi sente dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara” - sottolinea il giornalista (di Andrea Sottero)
Nella sua Lectio Magistralis tenuta nella Sala Gialla del Lingotto Fiere, Piero Angela si conferma un grandissimo comunicatore. La sala non era stracolma, ma erano tante le presenze di giovani e, non appena il noto giornalista scientifico ha iniziato a parlare, è calato improvvisamente il silenzio. Il tema su cui si è concentrato l’intervento era “Insegnare la scienza”. Angela ha elogiato il lavoro, duro e spesso poco gratificante degli insegnanti di scienze, ma non ha risparmiato critiche e suggerimenti al mondo della scuola, sulla base, anche della sua esperienza personale. A scuola di insegnano spesso le scienze, ma non la scienza, il metodo, la forma mentis: la scienza non deve essere vista come un insieme di nozioni da dimenticare a breve, ma come uno strumento fondamentale per capire il mondo.
Dalla crisi dell'impero di carta al paradosso dell'era di vetro
Al Salone Internazionale del Libro si è discusso del futuro dei giornali e dell’editoria (di Andrea Sottero)
Massimo Gaggi e Marco Bardazzi autori di "Dalla crisi dell’impero di carta al paradosso dell’era di vetro” hanno discusso del problema della crisi dell'editoria con il direttore del quotidiano
Salone internazionale del Libro di Torino. Quella 2010 è un' edizione sottotono
Brulica di ragazzi e giovani il padiglione 2 interamente dedicato a media, fumetti, giochi e musica e doveè presentato in anteprima italiana l’iPad e si possono provare i principali modelli di ebook reader (di Andrea Sottero)
L’impressione è che il Salone internazionale del Libro di Torino, quest’anno, sia un po’ sottotono, nonostante il numero di visitatori sia in netto aumento rispetto all’edizione dell’anno scorso: i numeri forniti dall’organizzazione parlano di un incremento di presenze di oltre il 15%. Passeggiando tra gli stand, in effetti, non si può dire che ci sia poca gente. Come al solito il giorno di apertura con l’inaugurazione ufficiale ha visto, soprattutto al mattino, più che altro la presenza dei rappresentati delle istituzioni: oltre al ministro Sacconi e al Presidente della Regione Piemonte Cota, hanno visitato i padiglioni del Lingotto Fiere molti volti noti della politica, da Ghigo alla Bresso, con il loro stuolo di collaboratori. (articolo pubblicato anche su http://www.whipart.it/)
Servizio civile. Giuseppina Ascione depone la corona di "first lady" della Consulta
Intervista a Giuseppina Ascione, collaboratrice del magazine, ex volontaria di servizio civile Amesci e delegata nazionale uscente dei volontari in SCN (di Anna Laudati)
Giuseppina Ascione, sei stata La “first lady" della Consulta del Servizio Civile. Raccontaci perchè ti hanno definita così e come hai vissuto quest'esperienza. Rispondere a queste domande è per me una grande emozione. Quando giungi al termine di un percorso e cominci a fare il bilancio di quello che è stato è sempre difficile riordinare i pezzi lucidamente, evitando di farsi trascinare dall’emotività, ma sarà bello farlo. Quando sono stata eletta alcuni delegati, per gioco, mi hanno definito la “First Lady” della consulta perché, effettivamente, sono stata la prima ragazza a sedervi come rappresentante dei volontari, dal momento che le tornate precedenti avevano visto alternarsi solo ragazzi.
Albo si, albo no: quale chiave per diventare giornalisti?
La questione attraverso gli occhi del veterano Diego Novelli (di Claudia Gorgoglione)
Una prece. Per la vecchia e affascinante macchina da scrivere, per le corse affannate alla ricerca dello scoop, per articoli che si chiamavano pezzi. Per un mondo che sembra essersi dissolto o vive al margine dell' html, xml, php o linguaggi vari ed eventuali. Un pensiero va anche al pezzo pagato, non bene, ma comunque pagato. Tra le altre questa è con certezza una pratica morta e sepolta. Prima di chiedersi perchè forse bisognerebbe chiedersi chi è il giornalista di oggi, o meglio quale sarà il giornalista di domani. Dopo vari studi, tentativi, riflessioni ed profili, eccone uno: confuso, volenteroso, diligente, sintetico e grammaticalmente corretto, scoraggiato e politicamente disinteressato. Dorme poco e scrive molto.