Incontriamo Paolo Di Caro, Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, da poco più di un anno coordinatore delle attività dell’organismo che promuove attraverso programmi comunitari la cittadinanza attiva, la conoscenza, la comprensione e l’integrazione culturale tra i giovani di Paesi diversi (di Andrea Pellegrino)
Tantissimi giovani ogni anno partecipano alle attività previste dal Programma Gioventù in Azione: scambi giovanili ed esperienze di volontariato all’estero sono ormai alla portata di tutti coloro vogliano mettersi in gioco. Ma la stragrande maggioranza dei ragazzi e delle ragazze che potrebbero partecipare a questo tipo di esperienze sanno poco o niente delle opportunità che l’Unione Europea mette a loro disposizione. Ne discutiamo con Paolo di Caro, Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani. Direttore, si presenti ai nostri lettori. Mi chiamo Paolo Di Caro, ho 37 anni, sono Catanese ma vivo a Roma per ovvie ragioni di lavoro. Sono laureato in scienze politiche e sono giornalista pubblicista, con esperienze radiofoniche e televisive. Da anni sono impegnato nel mondo dell’associazionismo giovanile, sia politico che sociale, nel volontariato e nella cooperazione internazionale. Sono stato amministratore nella mia città, oltre che occuparmi di comunicazione fino a due anni fa con una società composta tutta da giovanissimi. Faccio il Direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani dall’agosto del 2008.